Delitto Latina: nel '97 il giallo dei fidanzati trucidati a Cori
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Delitto Latina: nel '97 il giallo dei fidanzati trucidati a Cori

Delitto Latina: nel '97 il giallo dei fidanzati trucidati a Cori

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(AGI) - Roma, 7 apr. - C'e' un precedente sanguinoso che lega -ma senza alcuna relazione diretta - il duplice delitto di ieria Cisterna di Latina, dove madre e figlia, 55 e 18 anni, sonostate sgozzate in casa (a quanto si apprende l'ipotesiprevalente dei carabinieri e' del duplice omicidio), e quelloavvenuto il 9 marzo del lontano 1997 a Cori, quando a rimanerevittima di una furia omicidia furono i fidanzati Patrizio Bovi,23 anni, e Elisa Marafini, 17 anni. I due furono vittime di unnumero considerevole di coltellate - l'autopsia arrivo' asegnare il numero complessivo di 270 colpi - il 9 marzo del1997. Le indagini sul delitto registrarono diversi colpi discena, come quello di vedere come sospettato principalel'allora 28enne Massimiliano Placidi. Il colpevole, per lalegge, fu in seguito individuato in Marco Canale, operaio diCisterna, 29enne all'epoca del delitto, condannato in primo esecondo grado, a Latina e Roma, a 30 anni di reclusione. Furonogli accertamenti dei carabinieri dei Ris a incastrarlo: suisuoi pantaloni di jeans furono trovate tracce ematichericonducibili ai due fidanzati trudidati. Sostenne di avertrovato i due gia' morti alle 17, ma testimoni dichiararono ilcontrario: Elisa Marafini e Patrizio Bovi erano vivi alle 19 diquel 9 marzo 1997, morirono forse alle 19,30. In precedenza,invce, Placidi venne arrestato con l'accusa di di dupliceomicidio volontario e aggravato, ma il Tribunale del riesameaccolse il ricorso dei difensori dell'uomo ed annullo'l'ordinanza di custodia cautelare. Nelle 60 pagine dimotivazione, firmate dal giudice Francesco Taurisano, ilRiesame affermo' che "lo scenario che emerge dai dati acquisitie analizzati nella loro testualita' non puo' giusitificare ilgiudizio di elevata e qualificata probabilita' di colpevolezzaa carico di Placidi. Gli indizi raccolti sono inidonei araggiungere il sensibile livello di gravita' richiesto dallegislatore". Secondo l'accusa, Placidi avrebbe ucciso lacoppia perche' Bovi, istigato dalla ragazza, gli aveva detto dinon voler piu' avere rapporti sessuali con lui. Cosa pero' chesecondo il Tribunale del Riesame era basata su un"affastellamento di costruzioni congetturali, solo un testimoneaveva affermato di aver avuto un'esperienza sessuale conPlacidi, troppo poco per sospettare "la crescita di unsentimento d'amore dello stesso Placidi verso Bovi, sentimentoostacolato dala presenza della Marafini". Il Tribunale delRiesame chiamo' quindi in causa gli inquirenti, per l'essersiaffidati solotanto ai "sentito dire" e alle "voci di piazza"sul conto dell'indagato. Infatti esisteva soo "una complessivatrama indiziaria, tessuta con le dichiarazioni di molti testi,priva pero' di quella coerenza che e' requisito essenzialerichiesto ad una fonte orale che propala dati concretantiindizi di reita'". E "la verita' scritta negli atti, allo stato- sentenziava il Tribunale del Riesame - non puo' fondare ilgiudizio storico di rilevante probabilita' di colpevolezza diMassimiliano Placidi". E infatti, alla fine, colpevole delduplice delitto dei fidanzati di cori venne ritenuto MarcoCanale. (AGI) .
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