'ndrangheta: l'ascesa di Trimboli fra bunker e riti mafiosi
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'ndrangheta: l'ascesa di Trimboli fra bunker e riti mafiosi

'ndrangheta: l'ascesa di Trimboli fra bunker e riti mafiosi

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(AGI) - Reggio Calabria, 24 apr. - E' considerato il capodell'omonima cosca della 'ndrangheta Rocco Trimboli, arrestatostamane dai carabinieri del Comando Provinciale di ReggioCalabria, del Ros e dello squadrone eliportato Cacciatori diCalabria. La scalata ai vertici del clan, secondo gliinquirenti, e' da fare risalire ai primi anni '90, quando nelgruppo Marando-Trimboli, facente capo a Pasquale MarandoTrimboli era gia' un personaggio di spessore poiche'luogotenente del boss cui era delegato un ruolo attivo neltraffico internazionale di stupefacenti, tra la Locride e laprovincia di Torino. Tra la fine degli anni '90 e gli inizi del2000, con la scomparsa del fratello Antonio Giuseppe e diPasquale Marando, entrambi vittime di lupara bianca, e di altriappartenenti alla "famiglia", Rocco Trimboli, all'epocalatitante nell'ambito dell'indagine Riace, divenne di fatto ilcapo dell'omonima 'ndrina, rientrando stabilmente a Plati' percurare gli affari dell'organizzazione. E sulle montagne diPlati', il data 10 ottobre 2001 fu localizzato e arrestato dapersonale del Ros, dello Squadrone Eliportato Cacciatori diCalabria e dal Gruppo di Locri, mentre si trovava in compagniadi un altro latitante, Pasquale Barbaro, 51 anni, detto "Testadi Muschitta", appartenente alla 'ndrina dei Castani e cognatodi Giuseppe Pelle detto Gambazza). Con loro finirono in carcerealtri 8 affiliati, tutti sorpresi durante un summit di'ndrangheta. Nel 2003, dopo essere stato scarcerato perdecorrenza dei termini di custodia cautelare, avvalendosi dellacollaborazione dei fratelli Saverio (gia' latitante inseritonell'elenco dei 100) e Natale (tuttora latitante) e in virtu'del suo rilevante ruolo in seno alla 'ndrangheta del paese diorigine, avrebbe continuato a rappresentare un irrinunciabilepunto di riferimento per le 'ndrine piemontesi e lombarde. Ilsuo contributo costante allo sviluppo dell'organizzazionemafiosa in Piemonte e' stato, infatti, alla base delprovvedimento restrittivo scaturito dall'operazione"Minotauro", condotta dai carabinieri in Piemonte nel giugnodel 2011 con l'arresto di 150 indagati, ritenuti appartenentialla 'ndrangheta. In Piemonte, Trimboli continuava a recarsiprima del successivo stato di latitanza, per partecipare a ritidi affiliazione di nuove leve 'ndranghetiste, organizzate alNord ma sempre decise dai vertici del "locale" di Plati', tracui Trimboli. Tra il 2009 e il 2010 l'Arma, sotto ilcoordinamento della Procura Distrettuale di Reggio Calabria, haindividuato e sequestrato ben 10 bunker risultati nelladisponibilita' di soggetti legati o appartenenti alla 'ndrinacapeggiata da Trimboli. .
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