Yara: le lacrime del padre in aula
(AGI) - Bergamo, 11 set. - Maura Panarese, mamma di YaraGambiraio, e' la prima familiare della vittima ad essere statasentita nel corso della seduta in corso stamattina del processoa Massimo Bossetti, accusato di avere rapito e ucciso laragazzina. La donna ha iniziato ricostruendo le abitudini dellafiglia: "Avevamo un rapporto normale, con alcuni litigi comecapita a tanti. Frequentava la palestra con ragazzine piu'piccole di lei e altre piu' grandi. Negli ultimi due mesi avevadeciso di lasciare il catechismo. Frequentava spesso lapalestra nei pressi della quale e' stata rapita, aveva gliallenamenti il lunedi' e mercoledi', a volte ci andava da solaa piedi o in bici, altre la accompagnavo io in auto".
Il padre di Yara ricorda le ultime ore della figlia e scoppia a piangere
Labambina aveva abitudini regolari: "Si svegliava alle 6,45,andava a scuola e tornava con il papa' e' un'amica, io portavoil piccolo. Il lunedi' pomeriggio Yara andava in palestra, ilmartedi' a scuola di latino, mercoledi' tornava a casa nostra epranzava con due amiche e i venerdi' (giorno del rapimento,ndr) tornava in palestra". Una ragazza senza "niente di strano"e molto attenta a non dare confidenza agli estranei.
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"Lei nonaveva un computer personale - ha detto la mamma di Yara - e nonera su Facebook, aveva solamente un cellulare vecchio. Locontrollavo e non ho mai notato nulla di strano. Lei erarimasta impressionata dal caso di Sarah Scazzi e questo fuun'occasione per parlare in famiglia su come comportarsi. Ledissi di entrare in un negozio e di chiedere aiuto se si fossesentita in pericolo e di non accettare mai passaggi in autoanche da persone conosciute. Yara non mi ha mai parlato di averconosciuto persone piu' grandi e non ha mai accettatopassaggi". Maura Panaese ha detto non aveva mai visto Bossetti:"Non l'ho mai visto in giro. Il giorno dell'arresto io e miomarito ci siamo chiesti chi fosse".