Tav: imputati condannati, ma non c'e' terrorismo
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Tav: imputati condannati, ma non c'e' terrorismo

Tav: imputati condannati, ma non c'e' terrorismo

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(AGI) - Torino, 17 dic. - Nessuna accusa di terrorismo per iquattro attivisti No Tav, che nel maggio 2013 assalirono ilcantiere della Torino-Lione a Chiomonte, in Val di Susa.Stamattina, nell'aula bunker delle Vallete, il presidente dellaCorte d'Assise, Pietro Capello, ha pronunciato la sentenza checondanna Claudio Alberto, Niccolo' Blasi, Chiara Zenobi eMattia Zanotti a 3 anni e 6 mesi di reclusione per i reati didanneggiamento, fabbricazione e trasporto di armi e resistenzaa pubblico ufficiale. I fatti risalgono alla notte tra il 13 eil 14 maggio 2013, quando una trentina di persona, divisi ingruppi, attacca il cantiere dell'alta velocita' con un fittolancio di bottiglie incendiarie, bombe carte e petardi,provocando il danneggiamento di un compressore. Il 9 dicembredello stesso anno, la Digos arresta i quattro militanti, tuttidi area anarchica, e la Procura di Torino ipotizza per loro ilreato di "attentato con finalita' terroristiche". Un'accusapesante, che solleva grandi proteste nel movimento No Tav,sfociate in alcune manifestazioni pubbliche. Nel maggio 2014gli avvocati della difesa ricorrono in Cassazione contro lacustodia cautelare dei quattro arrestati e i giudici dellaCorte suprema, pur confermando la detenzione, sollevanoperplessita' sull'applicazione del reato di terrorismo,escludendo di fatto il grave danno allo Stato. Poco dopo hainizio il processo nell'aula bunker del carcere di Torino enell'udienza di settembre gli imputati ammettono di averpartecipato all'assalto, escludendo pero' finalita'terroristiche. A novembre, i pm Rinaudo e Padalino chiedono 9anni e mezzo di reclusione, confermando la matrice terroristicadell'assalto.Si arriva cosi' alla sentenza di stamattina, chese da un lato conferma i reati di danneggiamento,fabbricazione, trasporto di armi e resistenza a pubblicoufficiale, dall'altro esclude l'attentato terroristico. A finepronunciamento fra il pubblico presente in aula si alzano urladi gioia, mentre gli imputati, confinati nella stessa gabbia,si abbracciano e salutano amici e parenti. .
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