Come funziona il nuovo sostegno di governo e Coni agli studenti atleti

Il ministro Bussetti: “Ampliamo la platea dei partecipanti, nel 2018 raddoppierà il numero dei giovani coinvolti"

Come funziona il nuovo sostegno di governo e Coni agli studenti atleti

I numeri della sperimentazione didattica 'Studenti-Atleti' sono in continua crescita e da quest'anno raddoppieranno i posti messi a disposizione, da 1.505 si passerà a quasi 3.000. Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, durante la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa. Il ministro ha deciso di allargare la platea delle ragazze e dei ragazzi che potranno aderire alla sperimentazione, sia negli sport individuali che in quelli di squadra professionistici e non. Ci saranno più opportunità per chi gioca a pallavolo, calcio, basket, con l'allargamento delle serie e delle categorie coinvolte.

Lo scorso anno i ragazzi che coinvolti nella sperimentazione didattica 'Studenti atleti' sono stati oltre 1500, il triplo rispetto al 2016, appartenenti a 396 istituti in tutta Italia. Quelli che nel 2017 hanno aderito di più sono collocati geograficamente in:

  • Lombardia (22%),
  • Lazio (12%)
  • Piemonte (10%).

Mentre il numero maggiore di studenti si trova

  • nel Lazio (20%).
  • Lombardia (19%)
  • Piemonte (10%).

I dati - spiega il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti - forniscono un bilancio incoraggiante e in costante crescita, ma ciò non basta. Abbiamo il dovere di ridare la giusta collocazione dello sport all'interno delle nostre scuole dove non ci si occupa del risultato ma dell'aspetto educativo che questo ha nel informare i giovani sul piano individuale e collettivo. Vogliamo impegnarci - ha concluso - affinché lo sport sia un elemento importante all'interno di ogni scuola. Ciò è un impegno che noi ci assumiamo per la formazione dei nostri ragazzi. Scuola e sport devono andare d'accordo e conciliarsi. Non dobbiamo permettere che i giovani abbandonino lo sport per impegni scolastici e viceversa".  

Percorsi di studio personalizzati

L'iniziativa promossa dal Miur in collaborazione con il Coni, la Lega serie A e il Comitato italiano paralimpico permette agli studenti impegnati nello sport agonistico di rimanere al passo con gli studi. Una misura contro l'abbandono scolastico e a favore della diffusione nella pratica sportiva tra i più giovani. La sperimentazione, arrivata alla sua terza edizione, consente a chi va a scuola e fa sport ad alto livello di avere percorsi di studio personalizzati e seguire le lezioni anche a distanza nei momenti di maggior impegno sportivo.

"Oggi qui stiamo facendo un grande passo avanti - ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò - perchè finalmente c'è una forte sensibilizzazione sul tema dello sport anche da parte del Miur. Studenti-atleti è un percorso nato nel 2016 che sta crescendo. Il problema dello sport a scuola è la madre di tutte le battaglie. Il nostro Paese ha due ferite da sanare: nella nostra Costituzione, pur essendo tra le migliori al mondo, non è contenuta la parola sport e a sua volta nella Carta statutaria del Coni non c'è mai scritta la parola scuola. E' evidente, però, che bisogna fare qualcosa di diverso, unendoci e vincendo insieme la partita".



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