Scuola, la riforma a Palazzo Chigi. Studenti protestano in piazza
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Scuola, la riforma a Palazzo Chigi. Studenti protestano in piazza

Scuola, la riforma a Palazzo Chigi. Studenti protestano in piazza

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(AGI) - Roma, 12 mar. - Giornata di cortei e manifestazioni distudenti in tutta Italia contro il ddl 'La buona scuola' delgoverno Renzi. Da Milano a Roma, da Torino a Cagliari glistudenti si sono messi in marcia "Contro la scuola di classe".A Milano, dove non sono mancati momenti di tensione fra imanifestanti e le forze dell'ordine, gli studenti erano circaun migliaio e si sono diretti verso il palazzo della RegioneLombardia. I manifestanti sono stati bloccati dalle forzedell'ordine, con seguito di tafferugli e lancio di alcunilacrimogeni. Il cartello che apriva il corte recitava: "Expo+Jobs Act+ Buona Scuola= un futuro di m....". La manifestazioneromana degli studenti e' partita da piazza della Repubblica,con in testa al corteo uno striscione sul quale si leggeva: "12marzo, una generazione che non si arrende". Il corteo e'passato da via Cavour, poi per via dei Fori Imperiali e,infine, e' arrivato a pazza Santi Apostoli, a pochi metri didistanza dalla sede della Commissione europea. Su via Cavour imanifestanti hanno tirato fuori uno striscione contro la BancaCentrale Europea, sul quale si leggeva "Block Bce, see you onthe barricades in Frankfurt", ovvero "bloccate la Bce, civediamo sulle barricate a Francoforte". A Torino, invece, uncentinaio di studenti hanno sfilato per le vie del centro ehanno lanciato matite e penne verso la sede del Miur, in corsoVittorio Emanuele. A Cagliari anche i sindaci in piazza, ma quila protesta e' piu' locale visto che i primi cittadini hannoprotestato contro il piano di ridimensionamento scolasticovarato dalla Giunta Pigliaru che prevede il taglio degliistituti in cui ci sono le pluriclassi. Alle piazze piene distudenti, ha fatto riferimento il segretario della Cisl,Annamaria Furlan: "Il governo continua a fare l'errore dipensare che le grandi riforme si possono fare tenendo fuoridalla porta i lavoratori e le parti sociali. La scuola e' untema troppo importante su cui bisogna riaprire un confronto.C'e' il tema degli scatti su cui si e' fatto una partitastrumentale; c'e' il tema dei precari su cui c'e' stato inquesti mesi un balletto ingiustificato mentre bisogna che ilgoverno faccia sul serio, perche' non si gioca sul lavoro dellepersone. Il governo - ha concluso Furlan - apra subito unconfronto perche' settembre e' vicino". (AGI).
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