Scuola: Anief, dopo sentenza Ue su precari al via risarcimenti
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Scuola: Anief, dopo sentenza Ue su precari al via risarcimenti

Scuola: Anief, dopo sentenza Ue su precari al via risarcimenti

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(AGI) - Roma, 8 dic. - Nei giorni successivi alla sentenza deigiudici europei "sull'abuso dei contratti a termine, itribunali del lavoro italiani hanno ripreso, con piu' veemenza,a condannare lo Stato a cospicue spese risarcitorie: la base dipartenza sono 15 mensilita' di stipendio mancato, pari a circa25mila euro. Ma non mancano sentenze risarcitorie piu'sostanziose". Lo afferma l'Anief, secondo cui i giudici sidovranno esprimere pure su scatti di anzianita', pagamento deiperiodi non lavorati tra una supplenza e l'altra. Oltre che,ovviamente, sull'obbligo di costituzione del rapporto a tempoindeterminato. Con un danno iniziale per le casse pubbliche di6 miliardi di euro. Per Marcello Pacifico, di Anief-Confedir, "i senatoripossono limitare il danno all'erario oggi stesso, entro le 18,presentando adeguati emendamenti alla Legge di Stabilita' 2015.Continuare a far finta che il 26 novembre a Lussemburgo non siaaccaduto nulla, non fara' altro che moltiplicare in modoesponenziale il contenzioso tra i lavoratori e lo Stato. Con laparticolarita' che stavolta gia' sappiamo chi e' il vincitore".Per questo l'associazione sindacale invita a presentare ricorsotutti coloro che hanno i requisiti, "per assicurarsi di essereimmessi in ruolo e vedersi corrispondere un risarcimentoadeguato" alla mancata assunzione dopo i 36 mesi di supplenzesu posti vacanti, come indicato dalla sentenza europea. "Inattesa che chi ci governa venga finalmente illuminato sulla viadi Damasco disapplicando quelle leggi che hanno prodotto ilproblema del precariato endemico nella scuola come in tutta lapubblica amministrazione - insiste Pacifico - le azionigiudiziarie rimangono l'unico strumento per costringere ilGoverno a dare effettivita' a quanto deciso dalla sentenzatombale del 26 novembre: un'espressione europea che - concludeil presidente Anief - ha messo la parola fine alla stagionedella negazione dei diritti fondamentali dei lavoratoriprecari". (AGI).
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