Papa: riportare uomo al centro rifiutando cultura dello scarto
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Papa: riportare uomo al centro rifiutando cultura dello scarto

Papa: riportare uomo al centro rifiutando cultura dello scarto

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(AGI) - CdV, 13 lug. - "Oggi l'uomo non e' piu' al centro efinisce al servizio di qualcos'altro; non e' piu' al centrodella sua riflessione, non si pone come fulcro della societa'per sviluppare il suo pensiero, per elaborare le sue scelte, ecosi' perde la sua umanita'. Dobbiamo "riportare l'uomo alcentro, per non cadere nel riduzionismo antropologico, chescarta bambini, anziani e giovani generazioni". Lo chiede,nella sintesi trasmessa da Radio Vaticana, Papa Francesco aipartecipanti al seminario internazionale "Il bene comuneglobale verso un'economia piu' inclusiva" organizzato dalPontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e dallaseconda sezione della Segreteria di Stato, svoltosi oggi inVaticano. Durante il pranzo con accademici, esperti erappresentanti di grandi imprese, il Pontefice ha ricordato lanecessita' di superare "una politica, una sociologia, unatteggiamento dello scarto". Una forte denuncia quella del Papa sul mondo di oggi, dovea generare decisioni sono gli interessi economici, "e l'uomodiviene uno strumento del sistema, sistema sociale, economico,sistema dove spadroneggiano gli squilibri. Quando l'uomo perdela sua umanita', che cosa ci aspetta? Avviene quello che a meviene di dire in un linguaggio comune: una politica, unasociologia, un atteggiamento 'dello scarto'. Si scarta quelloche non serve a questo, perche' l'uomo non e' al centro!".Dunque, ragiona Francesco, occorre che l'uomo torni "al centrodella societa', al centro dei pensieri, al centro dellariflessione". E a quanti studiano i sistemi economici elavorano per istituzioni internazionali e grandi imprese, ilPontefice ricorda che occorre salvare l'uomo: "Si scartano ibambini, perche' il livello di natalita', almeno qui in Europa,tutti lo conosciamo; si scartano gli anziani, perche' nonservono. E adesso? Si scarta tutta una generazione di giovani!E questo e' gravissimo!". In merito il Papa cita una cifra: "75milioni di giovani, sotto i 25 anni, senza lavoro. I 'giovanine' ne'': ne' studiano, ne' lavorano. Non studiano perche' nonhanno possibilita', non lavorano perche' non c'e' lavoro. E' unaltro scarto! Quale sara' il prossimo scarto? Fermiamoci pertempo, per favore". .
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