CdV - Anche oggi spesso "il potere si trasforma in arroganza e diventa dominio e sopraffazione". Lo ha affermato Papa Francesco commentando l'episodio dell'estorsione e poi dell'omicidio dei quali fu vittima il personaggio biblico di Nabot. "Quando il re decice di eliminare Nabot si serve della apparenze menzognere di una legalità perversa", ha raccontato il Papa avvertendo che "non è una storia di altri tempi, è anche una storia di oggi: la storia dei potenti che per avere più soldi sfruttano i poveri e la gente è la storia della tratta delle persone, della povera gente che lavora in nero e con il minimo. La storia - ha sottolineato - dei politici corrotti che vogliono più e più e più". "Il profeta Isaia non era comunista eh!", ha scherzato Bergoglio ricordando che davanti al male compiuto il re poi si pente. Che bello - ha esclamato allora il Papa - sarebbe che i potenti sfruttatori di oggi facessero lo stesso. "Per questo - ha concluso - ci farà bene leggere il piccolo libro di commento che a questo episodio ha dedicato il grande Sant'Ambrogio. E' un libro di attualità". (AGI)