No tav, assolto Erri De Luca Garantita la liberta' d'espressione
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No tav, assolto Erri De Luca Garantita la liberta' d'espressione

No tav, assolto Erri De Luca Garantita la liberta' d'espressione

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(AGI) - Torino, 19 ott. - "Il fatto non sussiste", con questaformula il Tribunale di Torino ha assolto lo scrittore Erri DeLuca dall'accusa di istigazione a delinquere che gli era statacontestata per alcune frasi sui sabotaggi della Tav rilasciatealla stampa. Concetto ribadito dallo scrittore anche stamattinain aula prima che il giudice Immacolata Iadeluca si ritirasseper decidere. "Mi sono trovato in una lunga sala d'attesa, adesso e'finita", e' stato il primo commento di De Luca dopo lasentenza. "Rimane -ha proseguito- la grande solidarieta' dellepersone che mi hanno sostenuto in Italia e in Francia. InFrancia, addirittura, a tutti i piu' alti livelliistituzionali. Questo tribunale era un avamposto affacciato sulpresente prossimo del nostro Paese", ha commentato ancora DeLuca, secondo cui "l'assoluzione mi ribadisce il vigoredell'articolo 21 della Costituzione, che garantisce la piu'ampia liberta' di espressione ai cittadini". In una nota la Telt (Tunnel Euralpin Lyon Turin), societa'italo-francese subentrata ad LTF nel febbraio 2015, ereditandocon le opere anche il processo di Erri De Luca, ha comunicatoche "si attiene al rigoroso rispetto degli atti dellamagistratura, astenendosi da commenti". Non cosi' la politica.Se il movimento 5 stelle parla di "sentenza di buon senso", laLega Nord, con il consigliere regionale del Piemonte,Alessandro Benvenuto, sottolinea che "il sabotaggio era erimane grave, soprattutto quando praticato da un movimento comequello dei No Tav, le cui azioni sono spesso violente". Per ilsenatore Pd Andrea Marcucci, presidente della commissioneCultura a Palazzo Madama, "l'assoluzione di Erri De Luca e' lamigliore risposta all'enormita' dei paragoni ripetuti in auladallo scrittore. L'Italia del 2015 - prosegue l'esponente dellamaggioranza Dem - non e' l'impero coloniale inglese e neancheil regime dell'apartheid del Sud Africa. Insomma De Luca non e'in nessun modo paragonabile a Gandhi". Prima che il giudice entrate in camera di consiglio, DeLuca aveva ribadito il suo pensiero sulla Tav: "Se quello cheho detto e' reato continuero' a dirlo e ripeterlo. Il terminesabotare ha un significato nobile, lo hanno utilizzato ancheMandela e Gandhi. La Tav va ostacolata, impedita e intralciata,quindi sabotata per la legittima difesa della salute, delsuolo, dell'aria e dell'acqua di una comunita' minacciata". "Gli scrittori che non hanno firmato il mio sostegno sonodegli assenti e si notano. Si sono presi la responsabilita'della loro assenza", aveva sottolineato ancora lo scrittore,che aveva concluso: "La societa' civile, a cominciare dai mieilettori, mi ha invece sostenuto fin dall'inizio con centinaiadi letture pubbliche che ho archiviato. Loro non mi hanno maiabbandonato". (AGI)
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