Il Papa rivolge una preghiera per il popolo ucraino che "soffre per i crimini di guerra"

Il Papa rivolge una preghiera per il popolo ucraino che "soffre per i crimini di guerra"

Il ricordo del Pontefice nel giorno della festa del papà: "Spero che tutti trovino in San Giuseppe un modello". Poi un pensiero anche per il terremoto in Ecuador. Mattarella lo ringrazia per "l'impegno e la sollecitudine nei confronti dell'Italia" nei 10 anni di Pontificato: "Le Sue parole strada maestra per la pace"

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© Filippo MONTEFORTE / AFP - Papa Francesco

AGI - "Non dimentichiamo di pregare per il martoriato popolo ucraino che continua a soffrire per i crimini della guerra". Papa Francesco ha voluto rivolgere i riflettori della preghiera, durante l'Angelus, verso Kiev. Anche in una giornata sentita e importante come quella della Festa dell papà. "Auguri a tutti i papà - ha aggiunto - che in San Giuseppe trovino il modello di un sostegno e per vivere bene la paternità".

Ma le parole del Pontefice sono rivolte a tutte le situazioni difficili in corso nel mondo. "Ieri in Ecuador si è verificato un terremoto che ha causato morti, feriti e ingenti danni, Sono vicino al popolo ecuadoregno e assicuro la mia preghiera per i defunti e i sofferenti".  

La lettera di Mattarella

"La lieta ricorrenza del decennale del Pontificato mi offre la graditissima opportunità di formulare, a nome della Repubblica Italiana e mio personale, sentiti voti augurali uniti a sentimenti di riconoscenza per la fondamentale opera della Santità' Vostra al servizio della Chiesa cattolica in Italia e nel mondo". Questo il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per Papa Francesco.

"La Sua azione pastorale ha ribadito la centralità della persona - con i suoi inalienabili diritti e i suoi altrettanto ineludibili doveri e responsabilità - per la salvaguardia del pianeta, casa comune dell'umanità' tutta. Le encicliche 'Laudato si'' e 'Fratelli tutti' rappresentano pietre miliari di un cammino che nel 'Documento sulla fratellanza umana' trova nuove, concrete e promettenti prospettive di comprensione reciproca e feconda collaborazione", sostiene Mattarella nel messaggio.

"La Comunità Internazionale guarda con vivo interesse al Suo operato e alle Sue parole, che tracciano la strada maestra per assicurare all'umanità un orizzonte di pace e di autentico sviluppo - rileva -. Il Suo magistero, teso all'eliminazione delle disuguaglianze e al sostegno alle frange più vulnerabili delle nostre società, ha segnato profondamente questo decennio e sono certo che continuerà a rappresentare un punto di riferimento per i governi, per le organizzazioni internazionali e per moltitudini di credenti e non credenti".

"La Sua costante sollecitudine nei confronti dell'Italia e di quanti vivono nel nostro Paese è altamente apprezzata dalla nostra comunità nazionale, che guarda con speranza al Primate d'Italia e ai Suoi numerosi viaggi in grandi città e in realtà più piccole ma non per questo meno importanti - sottolinea il capo dello Stato -. Di questo impegno Le sono personalmente molto grato.Con tali sentimenti mi unisco a tutti gli italiani che in questo fausto giorno desiderano unirsi alla Santità Vostra per augurarLe ancora molti anni di fecondo magistero".