AGI - Ancora nevicate, piogge e vento forte sull'Italia con forti disagi soprattutto al Sud mentre la Protezione civile emette allerta 'giallà in 9 regioni: Abruzzo, Marche, Molise, Basilicata e Calabria, e su settori di Emilia Romagna, Umbria, Campania e Puglia. Rischio valanghe nelle zone di montagna, in particolare sugli appennini in Abruzzo.
Scuole chiuse nell'Abruzzo interno
L'ondata di maltempo sta interessando l'Abruzzo dove sono stati diversi i comuni, compresa l'Aquila ma soprattutto nelle zone interne, che hanno deciso di chiudere le scuole. Sulla costa sono protagoniste pioggia e vento. La prefettura di Pescara ha disposto per l'intera giornata la chiusura della Statale 614. "Criticità elevata - allerta rossa" per rischio valanghe su quattro delle cinque zone di allerta abruzzesi. Nello specifico il Gran Sasso Est, Gran Sasso Ovest, Maiella e Parco Nazionale d'Abruzzo. Allagamenti diffusi a Fossacesia, in provincia di Chieti. La forza delle onde ha inghiottito tratti di spiaggia lungo i 5 chilometri del litorale.
Pesante la situazione anche in Puglia, investita da forti venti che stanno causando disagi sulle coste fino a investire le strade dei centri abitati come Gallipoli. La Protezione civile ha diramato un messaggio di allerta "Gialla" sul Salento, nelle aree centrali della regione prossime al versante adriatico, neve sul Sub-Appennino Dauno e sul Gargano sopra i 600 - 800 metri.
Quattro persone sono rimaste ferite nella tarda serata di ieri sulla provinciale 115, tra Foggia e Troia quando la loro auto è stata colpita da un albero caduto per il forte vento. Sempre a causa del maltempo, e soprattutto delle forti raffiche di vento, la litoranea della Marina di Taranto è stata invasa dalla sabbia.
Forti mareggiate in Campania
In Campania il Vesuvio è imbiancato già da ieri, ma l'abbassamento ulteriore delle temperature ha portato la neve anche in altre zone della regione. A Pagani, nel Salernitano, si registrano due crolli. In provincia di Salerno, le mareggiate hanno interessato oltre alla costiera amalfitana anche la costa cilentana. A Sapri, un'ordinanza del sindaco di questa mattina dispone la chiusura del lungomare.
Nel Casertano, la piena del Volturno ha causato l'inondazione di circa 800 ettari di aree agricole. In Irpinia, monitorata da Protezione civile e forze dell'ordine l'A16 Napoli-Bari. Sempre il vento e le forti mareggiate hanno provocato danni su tutta la costa amalfitana. A Minori le onde lunghe hanno oltrepassato le balaustre, invadendo il lungomare e travolgendo le barche messe a ricovero, spingendole contro le auto in sosta al parcheggio del fronte mare. Tronchi e detriti sono sparsi su tutta l'area.
Brusca ondata di maltempo anche in Calabria dove si registra un forte calo delle temperature e neve fino agli 800 metri. Molti i disagi anche lungo le strade interne, mentre per le statali imbiancate sono in azione i mezzi spazzaneve. Problemi anche per forti raffiche di vento. In provincia di Vibo Valentia, nel territorio di Serra San Bruno, a causa dell'abbondante nevicata i vigili del fuoco hanno effettuato interventi relativi a rami ed alberi caduti su sede stradale.
La neve è arrivata puntualmente anche nell'Appennino marchigiano e, in particolare, nell'area del cratere del terremoto del 2016. Il manto nevoso ha raggiunto fino a 60 centimetri, con un picco di un metro a Frontignano, dove anche per colpa del vento i gestori sono stati costretti a chiudere almeno per oggi la stazione sciistica. Questa mattina, la quota neve si è abbassata ulteriormente fino a 300 metri, interessando anche Matelica, Cingoli, Castelraimondo.