Alto Adige in 'fase 2' ma tiene chiuse piste da sci

Alto Adige in 'fase 2' ma tiene chiuse piste da sci

Insolito ‘calendario d’Avvento’. Confermata la chiusura degli impianti di risalita, inizio della stagione invernale, forse, dopo l’Epifania

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 montagne alpi

AGI - L’Alto Adige guarda avanti, stila un suo insolito ‘calendario d’Avvento’ e conferma la chiusura degli impianti di risalita rinviando l’inizio della stagione invernale, forse, a dopo l’Epifania del 2021. Un brutto colpo per l’economia di una terra che vive di turismo, un bruttissimo colpo per migliaia di persone (e famiglie) legate alla montagna e alle attività che essa può offrire.

A mettere la parola ‘fine’ ai rimpalli sull’apertura o meno degli impianti di risalita è stato il governatore altoatesino Arno Kompatscher che in conferenza stampa ha detto: “nelle prossime settimane non ci sarà turismo invernale, la situazione epidemiologica non lo permette, non ci sono date per l’apertura”.

Tra le vallate altoatesine dove la neve naturale non è ancora arrivata – le vette più alte sono spruzzate come ‘pandori’ – c’è molta amarezza. Non aprir la stagione invernale ‘vor Weihnachten’, ovvero ‘prima di Natale’, significa perdere più di metà del fatturato, circa il 70%.     

Kompatscher è stato chiaro, “se ci saranno ulteriori aperture dipenderà dai dati” e sul turismo ha precisato, “è necessario che a livello governativo vengano date delle prospettive e che si creino presupposti per avere una stagione invernale in tutta sicurezza”. 

La nuova ordinanza contingibile e urgente, la numero 73 dall’inizio della pandemia, prevede che da lunedì 30 novembre riprendano le lezioni in presenza in tutte le classi della scuola media e nelle scuole di musica. Già riaperte scuole dell’infanzia e scuole elementari.

Riapriranno anche i negozi, fino alle ore 18 (regola sarà una persona ogni dieci metri quadri). Riaprono anche parrucchieri ed estetisti. Potranno riaprire anche nei fine settimana i centri commerciali ma è necessario un attento monitoraggio dell’afflusso di persone.     

Da venerdì 4 dicembre torneranno ad essere consentiti i movimenti tra Comuni diversi senza alcuna autocertificazione. Resterà in vigore il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 (spostamenti solo se per motivi di lavoro, urgenti e di salute). I bar e i ristoranti potranno riaprire ma fino alle 18. Ai tavoli si potranno sedere al massimo quattro persone, tranne nel caso siano conviventi.

Possibile il take-away fino alle 20 e la consegna a domicilio fino alle 22.

Dal 4 dicembre saranno riaperti anche gli alberghi. Proseguirà molto probabilmente fino a gennaio la didattica a distanza per le scuole superiori. Restano vietati gli eventi culturali e musicali, resteranno chiuse le palestre così come le discoteche. Il presidente Kompatscher ha ricordato che “l’epidemia non è finita e la curva negli ultimi giorni è scesa molto lentamente”.