AGI - Papa Francesco ha incontrato oggi nella Sala Clementina in Vaticano le nuove reclute del Corpo militare pontificio che domenica prossima presteranno giuramento. Ricordando come gli appartenenti al Corpo, all'epoca del Sacco di Roma, dettero la vita per la difesa della persona del Papa, Bergoglio ha colto l'occasione per denunciare che è in corso un nuovo tipo di saccheggio, quello delle anime.
"L'odierna giornata mi offre l'opportunità di richiamare l'illustre passato del vostro Corpo. Il pensiero va, in particolare, al Sacco di Roma, che vide le Guardie svizzere difendere coraggiosamente il Papa, fino a dare la vita. La memoria di quell'evento possa evocare in voi il pericolo di un saccheggio spirituale", ha detto. "Nell'attuale contesto sociale, molti giovani corrono il rischio di farsi spogliare l'anima, quando seguono ideali e stili di vita che rispondono solo a desideri o bisogni materiali".
Il Pontefice, riferendosi ai genitori delle nuove reclute presenti alla cerimonia, ha anche sottolineato il cruciale ruolo della famiglia nella trasmissione della fede: "La presenza dei vostri familiari esprime la devozione dei cattolici svizzeri alla Santa Sede, come pure l'educazione morale e il buon esempio, con cui i genitori hanno trasmesso ai figli la fede cristiana e il senso del servizio generoso al prossimo".
"Il giuramento che farete dopodomani sia anche una attestazione di fedeltà alla vostra vocazione battesimale, cioè a Cristo, che vi chiama ad essere uomini e cristiani, protagonisti della vostra esistenza", ha proseguito. "Con il suo aiuto e con la forza dello Spirito Santo, affronterete serenamente gli ostacoli e le sfide della vita. Non dimenticate che il Signore è sempre al vostro fianco: vi auguro di cuore di avvertirne sempre la consolante presenza".
Ricorda Vatican News che il giuramento delle nuove reclute, come da tradizione, si sarebbe dovuto svolgere il 6 maggio, proprio nell'anniversario del Sacco di Roma. Ma a causa dell'emergenza coronavirus è stato spostato al 4 ottobre.
La cerimonia avrà luogo in forma strettamente privata nel Cortile di San Damaso. Nel discorso alle nuove reclute Papa Francesco coglie infine l'occasione per rinnovare la propria riconoscenza all'intero Corpo della Guardia Svizzera Pontificia. "Vi ringrazio non solo per quello che fate - che è tanto! - ma anche per come lo fate. Santa Teresa di Calcutta diceva che alla fine della vita non saremo giudicati per quante cose avremo fatto, ma per quanto amore avremo messo in quelle cose".