(AGI/NOVA) - Il Cairo, 26 mar. - La moglie e la sorella di Tarek
Saad, componente della banda che secondo le autorita' del
Cairo avrebbe partecipato al rapimento del ricercatore
italiano Giulio Regeni, rimarranno in carcere per quattro
giorni. Lo riferisce l'agenzia di stampa locale "Mena".
Anche il cognato di Saad rimarra' sotto custodia cautelare
per quattro giorni. I tre sono accusati di aver nascosto un
criminale e di furto. Infatti in casa di una delle donne, la
sorella di Saad, sarebbe stata ritrovata la borsa con gli
oggetti personali di Regeni. La Procura generale intanto ha
preso informazioni sulle indagini sulla morte di Saad e di
altri quattro membri della banda che, secondo il ministero
dell'Interno, aveva piu' volte rapinato cittadini stranieri.
Il ritrovamento della borsa di Regeni e' avvenuto in una casa a Shbra al Khaimah, un sobborgo di Qalyubia, nel governatorato del Delta del Nilo, nel corso di alcune perquisizioni ai danni dei componenti della banda. Ieri il portavoce del ministero dell'Interno, Abu Bakr Abdul Karim, ha precisato che la borsa ritrovata nell'abitazione della sorella di uno dei cinque presunti criminali uccisi giovedi' nell'area di Heliopolis non implica un coinvolgimento del gruppo nell'assassinio del ricercatore italiano. La moglie e la sorella dell'uomo hanno infatti ammesso che la borsa apparteneva a Tarek Saad, ma di non sapere nulla riguardo al suo contenuto.(AGI)
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