Roma - Questo "era il poliziotto che la notte del 14/6/2008 era presente nella caserma quando hanno preso Giuseppe ha un profilo di Facebook io che colpa ne ho se come Ilaria Cucchi voglio farmi del male per vedere in faccia chi ha passato gli ultimi attimi di vita di mio fratello questo soggetto a Giuseppe lo conosceva molto bene". Cosi' su Facebook Lucia Uva illustra la fotografia di un agente che e' stato rinviato a giudizio assieme ad altri sei tra poliziotti e carabinieri per omicidio preterintenzionale in relazione alla morte di suo fratello Giuseppe, un artigiano di 43 anni, morto in ospedale dov'era stato trasportato inn trattatamento sanitario obbligatorio dopo essere stato fermato dai carabinieri e condotto in una caserma. Poche ore dopo Ilaria Cucchi, Lucia Uva fa la stessa cosa, inaserendo sul suo profilo la fotografia dell'agente indagato, e afferma: "Mettetevi bene in testa noi vittime dello Stato vogliamo solo la verita' e' non ci fermeremo fin quando I colpevoli non verranno tutti fuori". Poco dopo, Lucia Uva ha inserito un altro post, in cui afferma che il sottufficiale di cui Lucia Cucchi ha pubblicato la foto le ha tolto l'amicizia. "I non sapevo chi era fino a un ora fa... Mi dispiace solo che non ha avuto le palle di rispondere alle mie domande.visto che era tanto felice di avere 3000 messaggi da rispondere... il vostro copione non vi serve piu' dovete cambiarlo", scrive Lucia Uva.
Intanto Ilaria Cucchi assicura di non essersi pentita di aver 'postato' su Facebook la foto di uno dei cinque carabinieri indagati nell'ambito dell'inchiesta bis sulla morte del fratello Stefano. E anzi, proprio perche' "quella foto dice tutto", nessun dubbio sul fatto che "rifarei quello che ho fatto". Lo ha detto Ilaria Cucchi, al centro di polemiche per aver messo sul social network la foto che ritrae Francesco Tedesco in costume da bagno in posa sugli scogli al mare. Una foto - pescata sui profili social dei militari indagati - che ha innescato polemiche ed anche numerosi e pesanti commenti su Facebook nei confronti del militare, finanche minacce di morte, e - per contro - l'annuncio di una imminente denuncia-querela per diffamazione nei confronti della donna da parte del carabiniere stesso attraverso il suo legale Eugenio Pini. Ma lei, Ilaria, non fa marcia indietro, e oggi l'ha ribadito anche nel corso di uan trasmissione televisiva su La7, sostenendo: "Non mi pento di aver messo quel post, ognuno si deve assumere le proprie responsabilita'. Io sui loro profili non ci andro' piu', non mi interessa, pero' volevo vedere in faccia chi aveva ridotto in quella maniera mio fratello. In quella maniera in cui dopo sei giorni l'abbiamo visto sul tavolo dell'obitorio. Ripeto, quell'immagine per me dice tutto". (AGI)
(4 gennaio 2016)