Monito del Papa ai Vescovi, incompatibilita' fra Chiesa e potere
ADV
ADV
Monito del Papa ai Vescovi, incompatibilita' fra Chiesa e potere

Monito del Papa ai Vescovi, incompatibilita' fra Chiesa e potere

di lettura
(AGI) - CdV, 18 ott. - "C'e' incompatibilita' tra un modo diconcepire il potere secondo criteri mondani e l'umile servizioche dovrebbe caratterizzare - nella Chiesa - l'autorita'secondo l'insegnamento e l'esempio di Gesu'". Lo ha affermatoPapa Francesco nell'omelia della messa di canonizzazione deigenitori di santa Teresina di Lisieux, di don Vincenzo Grossi edi una suora spagnola. "Incompatibilita' tra ambizioni,arrivismi e sequela di Cristo; incompatibilita' tra onori,successo, fama, trionfi terreni e la logica di Cristocrocifisso", ha spiegato esortando a respingere "la tentazionemondana di voler primeggiare e comandare sugli altri". "Di fronte a gente che briga per ottenere il potere e ilsuccesso, i discepoli sono chiamati a fare il contrario", hachiarito il Papa che ieri - nella celebrazione solenne dei 50anni del Sinodo - aveva ricordato che nella Chiesa "l'unicaautorita' e' l'autorita' del servizio" e come "in una piramiderovesciata" i pastori "devono rimanere connessi col basso",partendo "dalla gente, dai problemi di ogni giorno" procedendoin una salutare "decentralizzazione", che comprende anche unripensamento del ministero petrino secondo la linea ecumenicagia' annunciata da San Giovanni Paolo II nella "Ut unum sint".Ed oggi Bergoglio e' tornato ad indicare "il servizio qualestile dell'autorita' nella comunita' cristiana: chi serve glialtri ed e' realmente senza prestigio esercita - ha assicurato- la vera autorita' nella Chiesa. Gesu' ci invita a cambiarementalita' e passare dalla bramosia del potere alla gioia discomparire e servire; a sradicare l'istinto del dominio suglialtri ed esercitare la virtu' dell'umilta'". Secondo Papa Francesco, invece c'e' "compatibilita' traGesu' esperto nel patire e la nostra sofferenza". "Gesu' - hascandito - esercita essenzialmente un sacerdozio dimisericordia e di compassione. Egli ha fatto l'esperienzadiretta delle nostre difficolta', conosce dall'interno lanostra condizione umana; il non aver sperimentato il peccatonon gli impedisce di capire i peccatori". Secondo Bergoglio, la gloria di Gesu' "non e' quelladell'ambizione o della sete di dominio, ma e' la gloria diamare gli uomini, assumere e condividere la loro debolezza eoffrire loro la grazia che risana, accompagnare con tenerezzainfinita il loro tribolato cammino". "In quanto battezzati",tutti dobbiamo seguire il suo esempio, ha concluso, divenendoanche noi "canali del suo amore, della sua compassione,specialmente verso quanti sono nel dolore, nell'angoscia, nelloscoraggiamento e nella solitudine". (AGI).
ADV