Mafia Roma, Marino consegna documenti a pm
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Mafia Roma, Marino consegna documenti a pm

Mafia Roma, Marino consegna documenti a pm

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(AGI) - Roma, 10 dic. - Il procuratore della Repubblica diRoma, Giuseppe Pignatone, ha ricevuto questa mattina il sindacoIgnazio Marino. Nel corso del breve incontro, Marino haconsegnato alcuni documenti ritenuti utili alle indagini su'Mafia Capitale'. La procura di Roma ha avviato i primiaccertamenti per capire se la documentazione consegnata questamattina al capo dell'ufficio dei pm Giuseppe Pignatone dalsindaco Ignazio Marino possa essere utile ai fini dell'indaginesu Mafia Capitale. Nei mesi scorsi Marino e' stato ricevuto apiazzale Clodio piu' di una volta per rappresentare una seriedi esposti che hanno riguardato i ritardi nella consegna deilavori sulla metro C, i presunti illeciti compiuti in alcuneaziende municipalizzate e la gestione e lo smaltimento deirifiuti, dopo la chiusura della discarica di Malagrotta e gliarresti del patron Manlio Cerroni e dei suoi piu' stretticollaboratori. La procura, inoltre, sta indagando sul furto diun pc avvenuto in un ufficio del Servizio Giardini delCampidoglio: gli investigatori vogliono accertare se il furtoabbia un legame con l'indagine sull'attivita' del sodalizio distampo mafioso che gravitava attorno alla figura dell'ex NarMassimo Carminati. Lo stesso Carminati in una conversazione del27 gennaio 2012, intercettata mentre era in auto in compagniadi un amico affermava che il procuratore Giuseppe Pignatone"avrebbe buttato all'aria Roma", perche' "era uno che nongiocava". Nel corso di questa conversazione, citata in unarichiesta al gip di proroga delle intercettazioni, Carminatidiceva che "Pignatone in Calabria ha cappottato tutto" e che e'uno che "non si fa ingloba' dalla politica". Il ministro delLavoro, Giuliano Poletti,i sulle vicende relative allaCooperativa 29 giugno sostiene: "Mi sono comportato come unpresidente della Lega delle cooperative doveva fare. Credo diaver fatto in piena coscienza quello che avrei dovuto fare". Per il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli, "la politicadeve fare la sua parte, non ci si puo' nascondere dietrol'argomento 'bisogna attendere le sentenze definitive'. Deveintervenire con una valutazione seria, a prescindere daiprofili penali. Non siamo di fronte a un riemergere di fenomeniquesti non si sono mai arrestati, l'emergenza non e' maifinita. Anche la legge Severino fu fatta per fronteggiarel'emergenza". Secondo i vertici dell'Anm, "la magistratura nonpuo' essere vista come cane da guardia della democrazia, imagistrati hanno una funzione di garanzia, ma il funzionamentodel meccanismo democratico prevede che ci sia una sinergia".(AGI).
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