Mafia e appalti a Roma, Alemanno tra gli indagati
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Mafia e appalti a Roma, Alemanno tra gli indagati

Mafia e appalti a Roma, Alemanno tra gli indagati

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(AGI) - Roma, 2 dic. - A Roma in questi ultimi anni ha agitoun'associazione di stampo mafioso che ha fatto affari conimprenditori collusi, con dirigenti di municipalizzate edesponenti politici, per il controllo delle attivita' economichein citta' e per la conquista degli appalti pubblici. Ne sonoconvinti i magistrati della Dda della procura e i carabinieridel Ros che hanno chiesto e ottenuto dal gip Flavia Costantinil'arresto di 37 persone (28 in carcere e 9 ai domiciliari) peruna molteplicita' di reati: estorsione, corruzione, usura,riciclaggio, turbativa d'asta e trasferimento fraudolento divalori. A guidare questa organizzazione e' un volto noto allagiustizia, l'ex terrorista dei Nar, Massimo Carminati, ritenutocolui che "impartiva le direttive agli altri partecipi, fornivaloro schede dedicate per comunicazioni riservate e manteneva irapporti con gli esponenti delle altre organizzazionicriminali, con pezzi della politica e del mondo istituzionale,finanziario e con appartenenti alle forze dell'ordine e aiservizi segreti". A disposizione dell'organizzazione, secondogli investigatori, ci sono, tra gli altri, l'ex capo di Ama,Franco Panzironi e l'ex amministratore delegato di Ente Eur,Riccardo Mancini, soggetti che per i pm hanno fatto dal 2008 al2013 da garante o da tramite "dei rapporti del sodalizio conl'amministrazione comunale". La lista, poi, comprende anche ilmanager Fabrizio Franco Testa accusato di "coordinare leattivita' corruttive dell'associazione" e di "occuparsi dellanomina di persone gradite all'organizzazione in posti chiavedella pubblica amministrazione". Tra gli indagati a piedelibero (almeno 100), coinvolti negli accertamenti cheporteranno sicuramente a sviluppi importanti nei prossimi mesi,ci sono anche l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ilcommercialista Marco Iannilli, l'uomo d'affari Gennaro Mokbel eil consigliere regionale del Pdl Luca Gramazio. "Dimostrero' lamia totale estraneita' a ogni addebito e da questa incredibilevicenda ne usciro' a testa alta", ha replicato Alemanno. "Chimi conosce - ha aggiunto l'ex sindaco - sa bene cheorganizzazioni mafiose e criminali di ogni genere io le hosempre combattute a viso aperto e senza indulgenza". E'indagato, e ha preferito dimettersi per non creare danniall'amministrazione della citta', l'assessore alla Casa delComune di Roma, Daniele Ozzimo, che si e' comunque dettoestraneo alle indagini. In un'affollata conferenza stampa, ilprocuratore Giuseppe Pignatone ha detto che quella di Alemanno"e' una posizione ancora da vagliare". Quello che piu' conta e'che dalle indagini e' emersa "un'organizzazione mafiosa che aRoma presenta carattere di originalita' perche' non hacollegamenti con le classiche organizzazioni criminali con lequali pero' si confronta alla pari. Non ha una strutturaprecisa ma ha la capacita' essenziale di creare equilibri tramondo diversissimi tra loro". (AGI).
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