Mafia a Roma, arresti alla Marina Militare
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Mafia a Roma, arresti alla Marina Militare

Mafia a Roma, arresti alla Marina Militare

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(AGI) - Roma, 15 dic. - Il distributore di Corso Francia nonera solo il luogo dove si davano appuntamento l'ex estremistanero Massimo Carminati e gli altri esponenti di spicco di'Mafia Capitale'. Era anche il punto di contatto tra soggetti,in parte legati allo stesso sodalizio, autori di una frodeall'erario di oltre 7 milioni di euro per l'acquisto di 11milioni di litri di gasolio destinati ad una nave, la 'VictoryI', in realta' affondata un anno fa. Cosi' sei persone, "dallacaratura criminale di notevole spessore", sono state arrestate:si tratta dei rappresentanti legali di tre societa' e di treufficiali della Marina Militare. L'operazione e' stataeffettuata dal Nucleo di polizia tributaria di Roma. Al centrodegli accertamenti, l'esistenza di un'associazionespecializzata nelle frodi nelle pubbliche forniture, che avevaorganizzato, solo cartolarmente pero', la consegna di milionidi litri di prodotto petrolifero presso il deposito dellaMarina Militare di Augusta in Sicilia. La Finanza ha scopertoche lo stratagemma utilizzato consisteva nell'attestarefalsamente il rifornimento dei depositi siciliani per mezzodella nave cisterna che in realta' era naufragata nel settembre2013 nell'Oceano Atlantico, tanto che alcuni componentidell'equipaggio risultano ancora oggi formalmente dispersi. Ilcarburante veniva fornito documentalmente dalla ditta daneseO.W. SUPPLY A/S, riconducibile a Lars P. Bohn, destinatario diun'ordinanza di custodia cautelare e titolare di un appalto conl'Amministrazione della Difesa, che si avvaleva dellacollaborazione di due societa' italiane quali broker, la GlobalChemical Broker di Massimo Perazza e la Abac Petroli di AndreaD'Aloja, anche loro destinatari di un provvedimento cautelareperche' ritenuti complici di Bohn. Mario Leto, capitano diCorvetta della Marina Militare, nonche' capo deposito dellaDirezione di Commissariato Militare Marittimo di Augusta, eSebastiano Di Stefano, primo maresciallo della Marina Militare,capo Reparto Combustibili della medesima Direzione, eranoinvece i punti di contatto dell'associazione presso il porto diAugusta. Anche loro sono stati arrestati perche' accusati diaver predisposto tutta la falsa documentazione necessaria allarealizzazione delle fittizie forniture. Manette anche per ilmaresciallo della Marina Salvatore Mazzone che assieme alcollega Salvatore De Pasquale avrebbe attestato falsamentel'avvenuta consegna del carburante ovvero la suacertificazione. Dal canto suo la Marina sottolinea che "Latrasparenza amministrativa e l'integerrimo comportamento delproprio personale rimangono punti fermi nell'ambito del qualegli organi tecnici e di sorveglianza della Forza Armatacontinuano ad esercitare la massima attenzione incollaborazione con le forze dell'ordine e l'Autorita'Giudiziaria, sia Ordinaria che Militare". (AGI).
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