(AGI) - Ragusa, 9 dic. - "Non l'ho ucciso io, lui era il miobambino": e' questa, secondo fonti vicine agli inquirenti,lafrase che Veronica Panarello, madre del piccolo Loris Stival,ha ripetuto continuamente ieri sera durante il lungointerrogatorio in Procura a Ragusa, conclusosi con il suo fermoper omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
La donna, che ha trascorsola notte nella cella di sicurezza della Questura di Ragusa, e' al momento sotto interrogatorio da parte del procuratore capo di Ragusa, CarmeloPetralia, e del sostituto Marco Rota. Presente anche il difensore della donna, l'avvocatoFrancesco Villardita.
Ieri pomeriggio Veronica Panarello erastata condotta in Procura per essere sentita ancora comepersona informata dei fatti, ma nel corso del lungo colloquiocon i magistrati (oltre 6 ore) la sua posizione e' diventata quella diun'indagata. Era percio' necessaria la presenza del difensoreper proseguire nell'interrogatorio, quando, pochi minuti primadi mezzanotte, la Procura ha disposto il fermo.
Sie' dunque deciso di aggiornare tutto a stamattina e diproseguire l'interrogatorio nei locali della Questura, doveVeronica Panarello ha trascorso la notte. Ladonna ha finora respinto tutte le accuse. Tocchera' al Gip, entro 48ore, decidere se convalidare il fermo ed emettere unprovvedimento di custodia cautelare per la donna.
Tanti i misteri della donna, molte le incongruenze che gli inquirenti hanno rilevatonella sua versione dei fatti, grazie anche alle immagini delletelecamere posizionate sul percorso che Veronica Panarellosostiene di aver fatto sabato 29 novembre, il giornodell'omicidio. (AGI)