(AGI) - Ragusa, 6 dic. - Tornano protagoniste in manieradrammatica le fascette di plastica da elettricista nel casodell'omicidio di Andrea Loris Stival. Sarebbero stateutilizzate, infatti, secondo indiscrezioni, anche per legare ipolsi del bimbo di otto anni, probabilmente prima che fosseucciso. Nel corso dell'autopsia, sarebbero stati individuatigraffi compatibili con i segni lasciati sul collo dallafascetta usata per strangolare la piccola vittima. Un altrodettaglio, inoltre, metterebbe in dubbio la versione dellamadre. Un video, come gia' noto, immortala la Polo nera delladonna a circa 50 metri dall'area di Mulino vecchio, dove e'stato recuperato il cadavere di Loris e dove la vettura non sisarebbe dovuta trovare secondo la ricostruzione della mamma: lamacchina, questo il dato nuovo, impiegherebbe nove minuti perattraversare l'area, molto piu' del tempo necessario.
E' stato calcolato che ci vogliono tre minuti per attraversare la zona del vecchio mulino, nel segmento compreso tra una telecamera e quella successiva. Ci sarebbe quindi un buco di sei minuti. Una sosta prolungata delle cui ragioni chiedono conto ora gli investigatori alla mamma di Loris, Veronica Panarello, che oggi in un sfogo da casa ha ribadito la sua innocenza; con il legale Francesco Villardita a sostenere ancora che la donna su cui si addensano parecchie domande, non e' indagata, ma e' parte offesa. Sono proseguitre per tutta la giornata le ricerche anche dello zainetto di Loris. Dalla base di Catania si e' messo in volo un elicottero dei carabinieri. Il dispiegamento di forze, del resto, rimane imponente e per gli inquirenti non e' lontani dalla svolta. (AGI)