L'ecologia nell'Enciclica di Francesco, "decrescita o catastrofe"
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L'ecologia nell'Enciclica di Francesco, "decrescita o catastrofe"

L'ecologia nell'Enciclica di Francesco, "decrescita o catastrofe"

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(AGI) - CdV, 18 giu. - "E' arrivata l'ora di accettare unacerta decrescita in alcune parti del mondo procurando risorseperche' si possa crescere in modo sano in altre parti". Loafferma Papa Francesco che nella sua Enciclica "Laudato si'"lancia un monito preciso: dobbiamo invertire la rotta,altrimenti ci attende un futuro apocalittico. Dopo le paroledegli ultimi mesi sulla "terza guerra mondiale combattuta apezzi", nel documento pubblicato oggi e' molto esplicita ladenuncia di una possibile catastrofe ambientale provocata, temeil Papa, dalle armi nucleari: "La guerra causa sempre gravidanni all'ambiente e alla ricchezza culturale dei popoli, e irischi diventano enormi quando si pensa alle armi nucleari e aquelle biologiche". Secondo Francesco, "e' prevedibile che, difronte all'esaurimento di alcune risorse, si vada creando unoscenario favorevole per nuove guerre, mascherate con nobilirivendicazioni". e loro vite tanti migranti che fuggono,scrive, "la miseria aggravata dal degrado ambientale", mentre"purtroppo c'e' una generale indifferenza di fronte a questetragedie, che accadono tuttora in diverse parti del mondo". Ilcapitolo piu' atteso - in vista della Conferenza di Parigi delprossimo dicembre - riguarda i cambiamenti climatici che per ilPapa sono una realta'. Sebbene ci siano anche altre cause (comelo spostamento dell'asse terrestre) e' irresponsabile, afferma,non limitare in modo drastico le emissioni di gas serra che"numerosi studi scientifici" indicano come il fattoreprincipale. "Se la tendenza attuale continua, questo secolo -avverte il Papa - potrebbe essere testimone di cambiamenticlimatici inauditi e di una distruzione senza precedenti degliecosistemi, con gravi conseguenze per tutti noi". "La riduzionedei gas serra - sottolinea - richiede onesta', coraggio eresponsabilita', soprattutto da parte dei paesi piu' potenti epiu' inquinanti". Ma la Conferenza delle Nazioni Unite sulloSviluppo Sostenibile denominata Rio+20 ha emesso "un'ampiaquanto inefficace Dichiarazione finale a causa delle posizionidegli stati che privilegiano i propri interessi: quantisubiranno le conseguenze che noi tentiamo di dissimulare,ricorderanno questa mancanza di coscienza e diresponsabilita'". Il documento denuncia una irresponsabilita'diffusa nei governi e nelle istituzioni internazionali, apparsipiu' preoccupati di salvare le banche che i piu' deboli. PerBergoglio, infatti, la crisi finanziaria del 2007-2008 potevadiventare "l'occasione per sviluppare una nuova economia piu'attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazionedell'attivita' finanziaria speculativa e della ricchezzavirtuale. Ma non c'e' stata una reazione che abbia portato aripensare i criteri obsoleti che continuano a governare ilmondo". Nella sua Enciclica, Francesco smaschera dunque ipolitici venduti e i media compiacenti. "La previsionedell'impatto ambientale delle iniziative imprenditoriali e deiprogetti - scrive infatti - richiede processi politicitrasparenti e sottoposti al dialogo, mentre la corruzione chenasconde il vero impatto ambientale di un progetto in cambio difavori spesso porta ad accordi ambigui che sfuggono al doveredi informare ed a un dibattito approfondito". "Lapartecipazione - sottolinea il Pontefice - richiede che tuttisiano adeguatamente informati sui diversi aspetti e sui varirischi e possibilita', e non si riduce alla decisione inizialesu un progetto, ma implica anche azioni di controllo omonitoraggio costante". "C'e' bisogno - raccomanda - disincerita' e verita' nelle discussioni scientifiche epolitiche, senza limitarsi a considerare che cosa sia permessoo meno dalla legislazione". Per la prima volta in un'Enciclicasono formulati consigli pratici su come ognuno di noi puo'aiutare la "custodia del Creato". Ad esempio andrebbe posto unfreno al "crescente aumento dell'uso e dell'intensita' deicondizionatori d'aria" che rappresenta un "comportamento che avolte sembra suicida". "L'umanita' - spiega il Papa - e'chiamata a prendere coscienza della necessita' di cambiamentidi stili di vita, di produzione e di consumo, per combatterequesto riscaldamento o, almeno, le cause umane che lo produconoo lo accentuano". Cosi' nel documento e' invocato "unmiglioramento integrale nella qualita' della vita umana: spazipubblici, abitazioni, trasporti". Per il Papa, infine,interrogarsi "sulla cura della casa comune" non significaguardare all'ambiente "in modo isolato: non si puo' - infatti -porre la questione in maniera parziale", senza interrogarsicioe' sul senso dell'esistenza e sui valori, se vogliamo che"le nostre preoccupazioni ecologiche possano ottenere effettiimportanti". "La difesa della natura non e' compatibile con lagiustificazione dell'aborto", afferma dunque la "Laudato si'"che critica quanti "invece di risolvere i problemi dei poveri epensare a un mondo diverso, si limitano a proporre unariduzione della natalita'". "Non mancano pressioniinternazionali sui Paesi in via di sviluppo che condizionanogli aiuti economici a determinate politiche di 'saluteriproduttiva'", denuncia Francesco che definisce "preoccupanteil fatto che alcuni movimenti ecologisti difendano l'integrita'dell'ambiente, e con ragione reclamino dei limiti alla ricercascientifica, mentre a volte non applicano questi medesimiprincipi alla vita umana". "Spesso - inoltre - si giustificache si oltrepassino tutti i limiti quando si fanno esperimenticon embrioni umani vivi. Si dimentica che il valoreinalienabile di un essere umano va molto oltre il grado del suosviluppo". Mentre, conclude il testo con un breve riferimentoalla teoria del gender, "non e' sano un atteggiamento chepretenda di cancellare la differenza sessuale perche' non sapiu' confrontarsi con essa". .
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