(AGI) - Roma, 18 mar. - Non ci sarebbero infiltrati dell'Isisfra i migranti, ma il "problema del secolo" sono i cosiddetti'foreign fighters>', i combattenti stranieri, che si arruolanocon il Califfato, combattono e rientrano in patria pronti acolpire. Lo ha detto Mario Papa, direttore della polizia diprevenzione e presidente del Comitato di analisi strategicaantiterrorismo, nel corso della prosecuzione dell'audizionedavanti al Comitato parlamentare Schengen: "Per restare aifatti, ad oggi non si e' mai avuto riscontro che tra i migrantipotessero esserci dei terroristi. Naturalmente, per un discorsodi probabilita' e di grandi numeri, e' impossibile escluderlo". "C'e' chi - aggiunge Papa - fa notare razionalmente comesia difficile immaginare che persone che vanno a compiere delle'missioni' di un certo tipo si mettano nella condizione, nellamigliore delle ipotesi, di essere intercettati dalle navi dellaGuardia costiera". Ma se pure "non esiste prova" di infiltrazioniterroristiche sui barconi, osserva Papa, "potremmo esseresmentiti da qui a qualche mese, quando magari un migrantearrivato un anno fa si dichiarera' apertamente. Tutti hannoragione e tutti hanno torto, insomma: non ci resta che lavorare e dare fondo a tutte le energie di collaborazione. Ed inquest'ottica e' importante che nel semestre di presidenzaitaliano si sia riscontrata la volonta' dell'Europa di trovareuna sinergia vera, reale, concreta". Quanto ai 'foreign fighters', "E' vero che nel nostro Paese cen'e' un numero limitato, al momento 65, ma le altre migliaia diforeign fighters partiti dall'Europa potrebbero avere unpassaporto europeo e quindi ripiegare anche nel nostro Paese". "Quello dei 'combattenti stranieri' e' il bubbone delsecolo, l'Europa non puo' non capirlo - sottolinea Papa - sonocome delle biglie su un piano inclinato: ci verranno tutteaddosso". "Presso il Casa - spiega il direttore della polizia diprevenzione - abbiamo un tavolo tecnico ad hoc che ha ilcompito di fare il punto sulle informazioni che arrivano, distilare una lista aggiornata dei foreign fighters e dimonitorarli costantemente ad uno ad uno. L'auspicio e' chel'esempio del Casa possa essere copiato a livello europeo, neiPaesi dove non esiste lo stesso tipo di intensa collaborazionetra forze dell'ordine e intelligence che invece abbiamo noi".(AGI).