In Salento Pasqua senza rami d'ulivo, allarme contagio Xyella
ADV
ADV
In Salento Pasqua senza rami d'ulivo, allarme contagio Xyella

In Salento Pasqua senza rami d'ulivo, allarme contagio Xyella

di lettura
(AGI) - Bari, 12 mar - Sara' la prima settimana Santa in cuinon saranno distribuiti i tradizionali ramoscelli di ulivonella domenica delle Palme se si vuole evitare la diffusione diuna epidemia che sta facendo strage di piante secolari che dalSalento in Puglia potrebbe estendersi in tutta Europa. E'questo uno degli effetti della lotta alla diffusione delterribile patogeno colpevole del disseccamento degli ulivi'Xylella fastidiosa', poiche' la schiusa delle uova dellasputacchina, insetto vettore colpevole della diffusione dellamalattia, iniziera' proprio nei giorni che precedono la Pasquae cio' rendera' molto pericoloso scambiarsi i tradizionalirametti d'ulivo, simbolo della pace nel mondo. Nessun timoreper gli uomini naturalmente e per l'olio che resta ottimo ma ungrande rischio per il paesaggio, l'ambiente, l'economia e illavoro economiche di una componente importante del Made inItaly tanto che la stessa Regione Puglia ha emanato le misureobbligatorie per la lotta al patogeno che prevedono, tral'altro, nella zona infetta interventi di potatura pereliminare parti sintomatiche infette con distruzione delmateriale di potatura (bruciatura o uso biomassa previodisseccamento nella zona infetta o interramento). In gioco c'e'un patrimonio del Salento dove si trovano 11 milioni di piantedi ulivo, della Puglia e del mondo che va difeso a partiredagli interventi naturali di buone pratiche agricole propostidal Commissario all'emergenza iniziati alla presenza delpresidente nazionale Coldiretti, Roberto Moncalvo, cheaccompagnato dall'intera Giunta, ha dato il via alla terapiasalva ulivi con le attivita' di potatura, trinciatura,sarchiatura e aratura dei terreni, necessarie a fermare lapropagazione del contagio a Lecce nell'azienda agricola situatasulla Strada provinciale 27 - Cavallino/Caprarica. Gli insettiancora giovani di sputacchina risultano stanziali, sono solitivivere sulle erbacce presenti ai piedi degli olivi. Buonepratiche colturali adeguate, interventi periodici, tesiall'arieggiamento delle piante e miglioramento dello statovegetativo, possono ridurre in maniera imponente tali vettori,senza alcun impatto ambientale. "Inizia una battaglia contro iltempo per difendere le storiche piante millenarie e salvare unbene dell'intera Umanita'" ha affermato il presidente dellaColdiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "e' necessariogarantire l'impegno delle istituzioni, gli interventi necessarie le risorse adeguate per salvare un bene pubblico che tutto ilmondo ci invidia". Attraverso l'hashtag #savemonumentalolivessu twitter la Coldiretti ha lanciato una petizione popolare percoinvolgere la societa' civile nell'azione di tutela ambientalee del paesaggio e salvare le piante millenarie.(AGI)
ADV