CdV - "Qual e' il 'segreto' di Madre Teresa?". Se lo e' chiesto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, nella prima liturgia per la festa della nuova santa, che si celebrera' ogni 5 settembre. "Non e' certamente un segreto - ha osservato - perche' l'abbiamo appena proclamato a voce alta nel Vangelo: Madre Teresa ha scoperto nei poveri il volto di Cristo che si e' fatto povero per noi, per arricchirci con la sua poverta', ed ha risposto al suo amore senza misura con un amore senza misura per i poveri .
Madre Teresa ha aperto gli occhi sulla sofferenza, l'ha abbracciata con uno sguardo di compassione, tutto il suo essere e' stato interpellato e scosso da questo incontro, che le ha, in un certo senso, trafitto il cuore, sull'esempio di Gesu', che si e' commosso per la sofferenza della creatura umana, incapace di risollevarsi da sola".
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Madre Teresa, ha aggiunto il cardinale Parolin, "ben sapeva che una delle forme piu' lancinanti di poverta' consiste nel sapersi non amati, non desiderati, disprezzati. Cio' l'ha portata ad identificare i bambini non ancora nati e minacciati nella loro esistenza come i piu' poveri tra i poveri". "Ciascuno di loro - ha spiegato il porporato alla folal di piazza San Pietro - dipende, piu' di qualsiasi altro essere umano, dall'amore e dalle cure della madre e dalla protezione della societa'.
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Il concepito non ha nulla di suo, ogni sua speranza e necessita' e' nelle mani di altri. Egli porta con se' un progetto di vita e di futuro e chiede di essere accolto e protetto perche' possa diventare cio' che gia' e': uno di noi, che il Signore ha pensato fin dall'eternita' per una grande missione da compiere, quella di "amare ed essere amato", come Madre Teresa amava ripetere. (AGI)