Foto hot a baby modelle per la tv, fotografo condannato a 11 anni
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Foto hot a baby modelle per la tv, fotografo condannato a 11 anni

Foto hot a baby modelle per la tv, fotografo condannato a 11 anni

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(AGI) - Roma, 17 set. - Undici anni e mezzo di reclusione,50mila euro di multa e risarcimento alle tre persone offese conuna provvisionale di complessivi 9mila euro: e' la condanna cheil gup Monica Ciancio ha inflitto, al termine del giudizio conrito abbreviato, al 52enne Furio Fusco, fotografo e titolare diun'agenzia per modelle in piazza Bologna arrestato nel lugliodello scorso anno per adescamento di minorenni, prostituzioneminorile e possesso di materiale pornografico. Il giudice hadisposto la confisca e la distruzione di tutto il materialefotografico, e per la prima volta in Italia anche di quello inpossesso dei difensori, come sollecitato dalla procura. Nonsolo, ma le macchine fotografiche e le apparecchiature di cuisi serviva Fusco per il suo lavoro saranno destinate allaquarta sezione del Nucleo Investigativo dei carabinieri chehanno svolto le indagini. Su Fusco, infine, grava la revocadell'autorizzazione ad esercitare e gestire l'attivita' difotografo. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pmCristina Macchiusi, che avevano chiesto per l'imputato unacondanna a 16 anni e 4 mesi di carcere, avrebbero voluto anchela confisca di due suoi appartamenti. Il giudice Ciancio,pero', non e' stata dello stesso avviso. Stando all'ipotesi accusatoria, Fusco era solito prometterealle ragazze, alcune anche di eta' inferiore ai 14 anni, unfuturo nel mondo della televisione e della moda. Cosi' leinduceva a partecipare a sedute fotografiche ose'. A confermarequanto contestato dagli investigatori e dalla procura e' statoil corposo materiale oggetto di sequestro e, soprattutto, ledichiarazioni di diverse ragazze che al processo si sonocostituite parte civile e che hanno raccontato di aver subitoatti sessuali (palpeggiamenti) contro la propria volonta'durante le sedute fotografiche. "La sentenza, sicuramenteinnovativa per le pene accessorie che sono state disposte -hanno confermato gli avvocati Rossella Benedetti e Maria TeresaManente di Differenza Donna -, segna la condanna della culturamisogena che mistifica l'emancipazione delle adolescenti con laloro riduzione ad un mero oggetto sessuale". (AGI) .
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