EI Towers: precisazioni sull'opas su Rai Way, possibile rinuncia alla soglia minima del 66,67%
EI Towers rende noto quanto segue su richiesta della Consob ai sensi dell'art. 114, comma 5, del d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 con riferimento all'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Rai Way.
1. Le eventuali iniziative intervenute o programmate con l'Emittente e/o il suo azionista di controllo dirette a verificare:
i) una possibile condivisione dell'Offerta e, in particolare, degli obiettivi prefissati con il progetto industriale sotteso alla stessa;
ii) l'intenzione dell'azionista di controllo di cedere la partecipazione da esso detenuta nell'emittente o parte di essa.
Ad oggi non è intervenuta né è stata programmata alcuna iniziativa con l'Emittente e/o il suo azionista di controllo con riferimento all'Offerta.
EI Towers è disponibile ad avviare quanto prima un dialogo con Rai Way e RAI, al fine di illustrare e verificare il progetto industriale volto alla creazione di un "operatore unico" nazionale nell'auspicio che da detti incontri e approfondimenti, anche di natura tecnica, possa emergere un giudizio positivo in merito all'Offerta e, in particolare, agli obiettivi prefissati con il progetto industriale sotteso alla stessa.
2. La descrizione del quadro normativo e provvedimentale concernente il trasferimento di partecipazioni azionarie nel capitale dell'Emittente da parte di RAI.
L'art. 21, comma 3, del D.L. n. 66/2014, come modificato in sede di conversione, statuisce che "[a]i fini dell'efficientamento, della razionalizzazione e del riassetto industriale nell'ambito delle partecipazioni detenute dalla RAI S.p.A., la Società può procedere alla cessione sul mercato, secondo modalità trasparenti e non discriminatorie, di quote di Rai Way, garantendo la continuità del servizio erogato. Le modalità di alienazione sono individuate con decreto del Presidente del consiglio dei ministri adottato su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico" (art. 21, comma 3). Il DPCM del 2 settembre 2014 ha disciplinato le modalità di cessione della partecipazione di Rai in Rai Way individuandole nella "offerta pubblica di vendita" ovvero nella "trattativa diretta esclusivamente qualora le condizioni dell'azienda e dei mercati finanziari fossero tali da non consentire una positiva realizzazione dell'operazione mediante offerta pubblica di vendita" (art. 1, comma 3).
Il DPCM del 2 settembre 2014 è stato adottato nel contesto della quotazione in borsa di Rai Way e ha stabilito – a quella data e nel contesto della quotazione – "l'opportunità di mantenere, allo stato, in capo a RAI, a garanzia della continuità del servizio erogato da RAI WAY a RAI medesima, una quota di partecipazione sociale nel capitale di RAI WAY non inferiore al 51 per cento".
L'Offerta di EI Towers si inserisce in un contesto successivo alla quotazione al quale fa riferimento il DPCM e propone uno scenario di aggregazione industriale nel quale EI Towers – acquisendo ad esito dell'Offerta il controllo di Rai Way – si è impegnata a garantire la continuità del servizio erogato, in linea con il suddetto quadro normativo.
3. In base a quali elementi codesta Società sta valutando l'eventuale esercizio della facoltà di rinuncia alla Condizione sulla Soglia Minima in caso di mancato raggiungimento del controllo di diritto.
Come più volte ricordato, il progetto industriale di EI Towers è volto alla creazione di un "operatore unico" nel settore delle infrastrutture televisive. Tale esigenza è alla base della condizione sospensiva del conseguimento di almeno il 66,67% del capitale sociale di Rai Way. A
d oggi gli elementi a disposizione dell'Offerente non consentono una valutazione in ordine alla possibilità di raggiungere l'obiettivo di creare un "operatore unico" attraverso percorsi alternativi alla base di un eventuale esercizio della facoltà di rinuncia alla condizione sulla soglia minima, poiché questi dovrebbero essere concordati con RAI e Rai Way con i quali EI Towers, come sopra indicato, è disponibile ad avviare quanto prima un dialogo e poiché, allo stato, non è ancora disponibile uno stabile quadro relativo alle misure eventualmente richieste dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ("AGCM").
Come meglio descritto al successivo punto 4., è fondamentale la piena condivisione degli obiettivi di medio e lungo periodo relativi: (i) al raggiungimento di una scala dimensionale paragonabile a quella dei più affermati operatori europei; (ii) alla razionalizzazione dell'infrastruttura, oggi in parte duplicata; (iii) alla piena integrazione organizzativa delle due strutture, in un contesto che comunque assicuri, anche sotto il profilo giuridico, il raggiungimento dei predetti obiettivi.
4. In considerazione della circostanza che il progetto industriale proposto da EI Towers al mercato è relativo alla creazione di un "operatore unico" nel settore delle infrastrutture televisive, eventuali ulteriori elementi informativi rispetto a quelli contenuti nella Relazione in merito ai principali benefici che ci si attende dal progetto
Come indicato nei comunicati del 24 febbraio e del 5 marzo 2015, l'obiettivo di EI Towers è la creazione di un "operatore unico" italiano del settore delle infrastrutture di trasmissione televisiva. Le principali sinergie risultanti da tale aggregazione riguarderebbero soprattutto il settore immobiliare e tecnologico, con particolare riferimento ai siti trasmissivi (torri).
In particolare, l'Offerente stima che l'aggregazione delle due società consentirebbe di realizzare le seguenti sinergie:
(i) Razionalizzazione della componente periferica dell'infrastruttura.
La parte core di entrambi i network (rappresentata da torri cc.dd. broadcast), allo stato attuale, verosimilmente presenta un sufficiente grado di ottimizzazione: l'infrastruttura di Rai Way è al servizio di 5 multiplex televisivi e della rete di diffusione di Radio Rai, mentre l'infrastruttura di EI Towers è al servizio di 7 multiplex televisivi nazionali (in prospettiva destinati a diventare 8).
Tale componente core, funzionale ad un obiettivo di copertura fino al 95% della popolazione (stimabile in un numero di torri broadcast non superiore a 800 per ciascuna delle infrastrutture) è, a giudizio di EI Towers, suscettibile solo di marginali aggiustamenti. La parte residua delle infrastrutture, composta da oltre 1.000 torri broadcast per ciascuna società, a giudizio di EI Towers, può costituire oggetto di analisi più approfondite e di efficienze più significative. L'effettiva realizzabilità di tali efficienze è subordinata alla predisposizione di dettagliati progetti di rete, allo svolgimento di approfondite analisi dei titoli giuridici in base ai quali sono gestiti i siti di trasmissione e alla risoluzione di alcune complessità operative.
(ii) Gestione integrata di servizi.
Allo stato, le infrastrutture di EI Towers e Rai Way sono servite da due sistemi completamente paralleli in termini di: - servizi manutentivi; - reti di trasporto del segnale; - punti di presidio sul territorio. La messa a fattor comune di tali servizi può generare intuitive fonti di efficienze, ancorché difficilmente stimabili allo stato attuale. La maggior parte dei servizi citati è erogata da soggetti terzi rispetto a EI Towers e Rai Way e, pertanto, l'operazione non avrebbe un impatto significativo, in termini di efficienze, sull'organico di EI Towers e Rai Way. A giudizio di EI Towers, l'operazione valorizzerebbe la competenza del personale di entrambe le aziende.
(iii) Messa a fattor comune di maggiori volumi d'acquisto.
Come confermato dall'esperienza di EI Towers, che ha recentemente gestito un processo di integrazione di due aziende, la negoziazione di maggiori volumi relativi a varie categorie merceologiche può portare ad ottenere efficienze ed economie di scala. Anche in considerazione del fatto che EI Towers ha avuto accesso esclusivamente alle informazioni pubbliche relative a Rai Way, le sinergie di costo derivanti dall'aggregazione delle due società non sono al momento quantificabili.
5. Per ciascuno dei benefici attesi dalla creazione di un "operatore unico", se la Società ritiene che siano conseguibili anche nell'ipotesi di titolarità di una partecipazione Rai Way di minoranza, indicando altresì le modalità attraverso le quali i suddetti benefici possono essere raggiunti.
Non si possono escludere a priori modalità alternative che consentano di conseguire gli attesi benefici derivanti dal progetto industriale anche nell'ipotesi di titolarità di una partecipazione di minoranza in Rai Way; tuttavia l'individuazione di tali modalità alternative, che ad oggi non sono state considerate da EI Towers, presuppone una valutazione congiunta con l'Emittente e il suo azionista di maggioranza.
6. Con riferimento alla condizione di efficacia dell'Offerta concernente l'approvazione incondizionata da parte dell'AGCM dell'acquisizione del controllo di Rai Way da parte di codesta Società, (i) la circostanza che in data 11.3.2015 l'AGCM ha deliberato l'avvio dell'istruttoria ai sensi dell'art. 14, comma 4, della Legge n. 287/90, integrando la documentazione messa a disposizione dei soci con la delibera in questione; (ii) fornire le considerazioni degli amministratori in ordine alle osservazioni effettuate dall'AGCM sul rischio di costituzione o rafforzamento di una posizione dominante nel mercato delle infrastrutture per la radiodiffusione televisiva e sonora, nonché sui potenziali effetti anti competitivi di natura orizzontale e verticale derivanti dall'operazione in parola, indicando se ed in che misura, a giudizio degli amministratori, le stesse possano avere impatto sul progetto di integrazione, alla luce di quanto già specificato ai paragrafi 35 e 36 della citata delibera.
Con riferimento al punto (i), si comunica che EI Towers ha pubblicato presso la sede sociale, sul proprio sito internet www.eitowers.it, Sezione Governance/Assemblea Azionisti/Documenti assembleari e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info, all'indirizzo www.1info.it, copia del provvedimento dell'AGCM di avvio di istruttoria n. 23359 del 10 marzo 2015 nel procedimento n. C11987 ("Provvedimento AGCM"), già pubblicato sul Bollettino dell'AGCM n. 8/2015 e disponibile sul sito internet dell'AGCM, all'indirizzo www.agcm.it.
Con riferimento al punto (ii), si rileva quanto segue. Per quanto riguarda il mercato delle infrastrutture per la radiodiffusione televisiva, la Società ritiene che l'operazione in esame non determini alcun rischio concorrenziale significativo ulteriore rispetto a quelli analizzati dall'AGCM nel dicembre 2011 in occasione della valutazione dell'operazione di concentrazione consistente nell'acquisizione del controllo esclusivo di Digital Multimedia Technologies S.p.A. da parte di Elettronica Industriale S.p.A. (provvedimento n. 23177 del 14 dicembre 2011 nel caso C11205 – Elettronica Industriale / Digital Multimedia Technologies in Boll. 50/2011) e conclusasi con l'adozione di rilevanti impegni di natura comportamentale a carico di EI Towers ("Impegni 2011").
In particolare, gli Impegni 2011 impongono, infatti, a EI Towers l'obbligo
(i) di concedere l'accesso alle proprie infrastrutture a tutti gli operatori televisivi nazionali su frequenze terrestri che ne facciano richiesta, a condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie,
(ii) di garantire il servizio di gestione degli impianti ospitati prevedendo appositi livelli di servizio e di penali,
(iii) di pubblicare listini economici in cui vengano indicati i costi di base per i vari servizi erogati anche in termini di offerta disaggregata, nonché
(iv) di pubblicare le principali condizioni contrattuali, i termini generali e le regole tecniche per l'erogazione dei servizi in questione.
Sul piano verticale gli Impegni 2011 prevedono, inoltre, che
(v) nel trattamento delle richieste degli operatori propri clienti e nella fornitura dei servizi EI Towers debba applicare le medesime condizioni economiche e tecniche garantite alle società del gruppo cui appartiene. Per ciò che concerne i rapporti di governance e l'indipendenza della Società, è previsto che
(vi) nel Consiglio di amministrazione di EI Towers non possano essere nominati consiglieri che siano legati alle società che controllano EI Towers "o a quelle sottoposte a comune controllo ovvero agli amministratori delle suddette società da rapporti di lavoro autonomo o subordinato, o da altri rapporti di natura patrimoniale o professionale, tali da comprometterne l'indipendenza" e che
(vii) la Società deve "mantenersi quotata in un mercato regolamentato e mantenere contendibile il controllo societario".
Nel corso di più di tre anni di applicazione degli Impegni 2011, EI Towers ha trasmesso semestralmente una dettagliata relazione sulle modalità di implementazione degli Impegni 2011, dimostrando nei fatti di avere pienamente ottemperato alle condizioni ivi previste, garantendo in modo del tutto indipendente dal gruppo al quale appartiene l'accesso alle infrastrutture a tutti gli operatori che ne hanno fatto richiesta e applicando condizioni contrattuali ed economiche eque, trasparenti e non discriminatorie nella fornitura del servizio.
L'ultimo accordo con un operatore di rete televisiva nazionale appena entrato sul mercato – Cairo Network S.r.l. – è stato sottoscritto tra le parti nel gennaio 2015 con piena e reciproca soddisfazione. Tale accordo segue, peraltro, quelli già sottoscritti in precedenza con gli altri operatori di rete televisivi, come il rinnovo del contratto di ospitalità e manutenzione con TIMB S.p.A., sottoscritto in data 19 aprile 2012 a cavallo dell'entrata in vigore degli Impegni 2011, l'estensione dell'accordo di ospitalità e manutenzione con Rete A S.p.A. sottoscritto successivamente in data 15 giugno 2013 e il recente accordo sottoscritto con Persidera S.p.A. (società risultante dalla fusione tra TIMB S.p.A. e Rete A S.p.A.) con decorrenza dal 1° gennaio 2015 per l'ospitalità e la manutenzione dei relativi multiplex.
Anche per quel che riguarda, pertanto, i possibili effetti verticali sui diversi mercati dei servizi di diffusione televisiva terrestre in tecnica digitale e della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo, la Società non ritiene sussistano problematiche di natura concorrenziale diverse da quelle che erano state esaminate in occasione dell'operazione di concentrazione del 2011, per la cui soluzione gli Impegni 2011 erano stati ritenuti sufficienti.
In conclusione, per tutti i mercati del settore televisivo interessati dall'operazione, si ritiene che gli Impegni 2011 continueranno ad applicarsi anche in esito al progetto di integrazione, eventualmente con alcuni adattamenti dovuti alla futura compagine societaria. Per quel che riguarda il possibile impatto del processo di integrazione sui mercati del settore radiofonico, con particolare riferimento al mercato delle infrastrutture per la radiodiffusione sonora, l'operatore nazionale unico risultante all'esito del processo sarà sottoposto a una significativa pressione concorrenziale a opera delle tower companies locali.
Si consideri, peraltro, che il settore radiofonico sta attraversando un processo di digitalizzazione dei segnali (DAB) la cui finalizzazione al momento è incerta e che, in ogni caso, non dovrebbe concludersi prima di 5-10 anni.
7. Elementi informativi in ordine ai programmi allo stato elaborati da codesta Società con riferimento all'operazione di integrazione aziendale con Rai Way, chiarendo altresì le assunzioni poste alla base (i) della dichiarazione contenuta nella sopra citata Relazione secondo cui "Si prevede che l'operazione generi effetti positivi sull'utile per azione e sul Free Cash Flow to equity per azione sin dal primo anno", nonché (ii) della dichiarazione resa nell'ambito del riscontro ai quesiti posti dalla Commissione Industria del Senato secondo cui "(…) il livello di EBITDA e la generazione di cassa della nuova aggregazione sarebbero più che sufficienti a servire il costo e il rimborso del debito e certamente migliorerebbero la struttura del capitale (…)".
Si prevede che l'operazione generi effetti positivi:
i) sull'utile per azione, che, sulla base dei dati recentemente approvati ed allineati alle stime utilizzate, passerebbe da Euro 1,34 a Euro 1,49 su base pro-forma già dal 2014, ipotizzando un'adesione completa da parte degli azionisti di Rai Way all'Offerta, e
ii) sul Free Cash Flow to equity per azione, definito come Utile netto + Ammortamenti – Investimenti per azione, che, sulla base dei dati recentemente approvati ed allineati alle stime utilizzate, passerebbe da Euro 2,08 a Euro 2,87 su base pro-forma già dal 2014, ipotizzando un'adesione completa da parte degli azionisti di Rai Way all'Offerta.
Questo effetto:
(i) deriverebbe dalla componente in cassa del corrispettivo, che è finanziata ad un costo netto dell'indebitamento inferiore rispetto al rendimento delle azioni di Rai Way in termini di utile e Free Cash Flow to equity e
(ii) comunque non includerebbe l'effetto economico di sinergie derivanti dal progetto industriale che, come esposto al precedente punto 4., non sono al momento stimabili.
Il livello di EBITDA e la generazione di cassa della nuova aggregazione sarebbero più che sufficienti a servire il costo e il rimborso del debito con un indice di copertura degli interessi passivi (EBITDA / interessi) pari a circa 6 volte (analisi pro-forma per il 2014) e certamente migliorerebbero la struttura del capitale.
Questo effetto di miglioramento della struttura del capitale deriva dalla componente in cassa del corrispettivo, che è finanziata ad un costo dell'indebitamento inferiore rispetto al costo medio ponderato del capitale. Inoltre, il costo del nuovo finanziamento sarebbe migliore rispetto a quello del prestito obbligazionario di EI Towers (cedola pari al 3,875%).
8. Con riguardo al finanziamento bancario previsto per la copertura della componente in contanti del corrispettivo dell'Offerta, gli eventuali impatti rivenienti dall'assunzione del debito connesso a tale operazione sul Prestito Obbligazionario in essere di codesta Società, nonché precisare se detto finanziamento sarà assistito da covenant, negative pledge, events of default ed ulteriori clausole volte a limitare l'utilizzo delle risorse finanziarie, nonché se avrà effetti sulla politica di distribuzione dei dividendi da parte di codesta Società.
EI Towers intende far fronte al pagamento della componente in contanti del corrispettivo (pari a Euro 851 milioni circa, in caso di integrale adesione all'Offerta) con le risorse rivenienti da un nuovo contratto di finanziamento bancario stipulato con J.P. Morgan Limited, JPMorgan Chase Bank N.A. Milan Branch, UniCredit S.p.A. e BNP Paribas S.A., per un importo complessivo massimo di Euro 1.100 milioni. Il rapporto tra posizione finanziaria netta e EBITDA a livello consolidato (Consolidated Leverage Ratio) al 31 dicembre 2014 di EI Towers era pari a circa 0,9.
È previsto che post Offerta, in caso di integrale adesione, il medesimo rapporto, calcolato su base pro-forma al fine di simulare gli effetti dell'Offerta e tener conto dei dati di Rai Way, salga a circa 5,0.
Il regolamento del prestito obbligazionario emesso dalla Società in data 26 aprile 2013, tra l'altro, prevede, nel caso in cui EI Towers contragga nuovo indebitamento finanziario e il Consolidated Leverage Ratio superi il valore di 3,25, l'obbligo della Società di rimborsare immediatamente il prestito obbligazionario ("the notes shall become immediately due and payable at their principal amount together with accrued interest").
Il regolamento del prestito obbligazionario prevede altresì la facoltà dell'Emittente di rimborsare integralmente e anticipatamente, dopo il 28 ottobre 2014, il prestito obbligazionario ad un prezzo pari alla somma dei valori attualizzati dei pagamenti residui di capitale e interessi, scontati alla data di rimborso anticipato su base annuale, a un tasso di riferimento calcolato sulla media del tasso annuale mid-market swap, maggiorata dello 0,50% nonché degli eventuali interessi maturati alla data di rimborso anticipato (ad oggi pari a circa il 110%).
Se all'esito dell'Offerta il Consolidated Leverage Ratio, come previsto, sarà superiore a 3,25, EI Towers intende esercitare la facoltà di rimborso integrale anticipato del prestito obbligazionario utilizzando, in parte, il nuovo finanziamento che prevede espressamente tale scopo.
In linea con la prassi di mercato per operazioni similari, il nuovo finanziamento prevederà, tra l'altro: (a) covenant finanziari in termini di
(i) rapporto tra EBITDA e Net Finance Charges (c.d. Interest Cover Ratio) compreso, in caso di adesione integrale all'Offerta, tra un minimo di 6,00 ed un massimo di 7,00 nel periodo dal 31 dicembre 2015 alla data di scadenza finale; e
(ii) Leverage Ratio, compreso, in caso di adesione integrale all'Offerta, tra un massimo di 5,55 ed un minimo di 2,75 nel periodo dal 31 dicembre 2015 alla data di scadenza finale.
(b) limitazioni alla facoltà della Società di contrarre indebitamento finanziario ulteriore rispetto a quello derivante dal contratto di finanziamento e il divieto per l'Offerente di effettuare distribuzioni (anche a titolo di dividendi) al superamento di specifiche soglie di Leverage Ratio ovvero in presenza di qualsivoglia default ai sensi del contratto di finanziamento; in particolare:
(i) fino al secondo anniversario della data di firma, le distribuzioni saranno consentite solo a condizione che il Leverage Ratio post distribuzione sia inferiore a 2,5;
(ii) successivamente, saranno consentite a condizione che il Leverage Ratio post distribuzione sia inferiore a 4. Qualora il Leverage Ratio in questo periodo sia superiore a 2,5 sarà possibile distribuire utili nella misura massima del 50% dei profitti annuali calcolati su base consolidata.
(c) il pegno sulle azioni apportate all'Offerta e sulle azioni di Towertel S.p.A., società integralmente posseduta da EI Towers.
In conclusione, la Società ritiene che i termini del nuovo finanziamento, ivi inclusi i covenant e le limitazioni sopra descritte, siano in linea con le condizioni di mercato per operazioni similari e consentano la flessibilità necessaria a realizzare:
(a) i piani di investimenti ordinari già contemplati nel Piano Industriale di EI Towers e prevedibili per Rai Way sulla base del consensus degli analisti;
(b) eventuali iniziative di sviluppo e crescita per linee esterne, con ampio margine rispetto a quanto previsto nel Piano Industriale.
9. Con riferimento alle metodologie di valutazione adottate per la determinazione del prezzo di emissione delle azioni EI Towers, chiarimenti in ordine alla dichiarazione – riportata nella citata relazione – secondo cui le proiezioni economico finanziarie derivate dal Piano Economico-Finanziario di codesta Società (per l'applicazione della metodologia dei flussi di cassa operativi scontati) sono state "modificate conservativamente sotto il profilo dei capex nelle specifiche circostanze", dando conto della natura e della motivazione delle modifiche effettuate.
Di seguito viene riportata la tabella di sintesi relativa alla grandezza "EBITDA – Capex" inserita a pagina 57 della presentazione relativa al Piano Industriale di EI Towers, comunicato al mercato lo scorso 30 settembre.
Business Plan Financials Cash Flow Profile
Data in €/m 2013 2014E 2015E 2016E 2017E 2018E CAGR 2014E-18E1
EBITDA 106 110 114 116 127 136 5%
ORDINARY CAPEX (10) (11) (12) (12) (12) (11)
DEVELOPMENT CAPEX - (7) (1) - -
M&A CAPEX (22) (11) - - -
TOTAL CAPEX (10) (34) (30) (13) (12) (11)
EBITDA - CAPEX 95 76 84 103 115 125
EBITDA - ORDINARY CAPEX 95 99 101 104 115 125 6%
57
- "EBITDA-Ordinary Capex", one of the most important metrics, will grow up to €125m with a 6% CAGR 1 CAGR based on FY2013 actual figures
Nei due esercizi più vicini alla data di riferimento della valutazione sono state inserite, a titolo conservativo ed al fine di tener conto degli eventi intervenuti fra la data di pubblicazione del Piano e la data di valutazione, le seguenti modifiche:
Nel 2015: totale investimenti pari a Euro 49 Milioni rispetto a Euro 30 Milioni.
La differenza di Euro 19 milioni è relativa a:
- Euro 8 milioni per l'acquisto di trasmettitori riferiti all'accordo con Cairo Network per la realizzazione di un nuovo multiplex ("Accordo Cairo"). Tale valore è stato definitivamente inserito nella voce "investimenti" (capex) a seguito della ragionevole ipotesi di trattare contabilmente tutte le componenti attive e passive dell'accordo con Cairo Network (inclusi i trasmettitori) secondo le regole della prestazione di servizio anziché quelle del leasing finanziario;
- Euro 11 milioni relativi ad eventuali investimenti di sviluppo (costruzione di nuove postazioni, acquisto di portafogli di postazioni esistenti o di rami d'azienda e, in generale, di potenziali target di crescita per linee esterne).
Nel 2016: totale investimenti di Euro 26 milioni rispetto a Euro 13 milioni.
La differenza di Euro 13 milioni è relativa a:
- Euro 2 milioni per l'acquisto di trasmettitori riferiti all'Accordo Cairo;
- Euro 11 milioni relativi ad eventuali investimenti di sviluppo.
Si sottolinea che le voci relative all'acquisto di trasmettitori riferiti all'Accordo Cairo (rispettivamente pari a Euro 8 milioni e Euro 2 milioni nel 2015 e nel 2016) sono neutre dal punto di vista valutativo: erano infatti già incluse nel totale investimenti pari ad un "massimo di Euro 18 milioni" comunicati al mercato in data 16 giugno 2014 e, successivamente alla presentazione del Piano Industriale, confermate in data 28 gennaio 2015 (1 ).