Compagnia Immobiliare Azionaria - Il Cda ha approvato il progetto di bilancio 2014.
Ricavi totali a 9 milioni di euro (+9,7%)
Ebitda a 5,9 milioni di euro (+71,5%)
Milano, 20 Marzo 2015 - Il Consiglio di amministrazione della Compagnia Immobiliare Azionaria (Cia), ha approvato il bilancio consolidato e il bilancio della capogruppo relativi al 2014.
I ricavi complessivi del Gruppo al 31 dicembre 2014 sono pari a 9 milioni di euro, contro 8,2 milioni di euro del corrispondente periodo dell'anno precedente, con un aumento del 9,7%.
I costi operativi sono diminuiti da 4,8 a 3,1 milioni di euro.
Il margine operativo lordo ammonta a 5,9 milioni di euro, in crescita del 71,5% rispetto al 2013 (3,45 milioni di euro).
Il conto economico consolidato chiude con una perdita netta di 22 mila euro contro una perdita di 385 mila euro conseguita nell'esercizio precedente. Il risultato della gestione finanziaria netta consolidata passa da un indebitamento netto di 49,2 milioni di euro al 31 dicembre 2013 a un indebitamento netto di 47,7 milioni di euro al 31 dicembre 2014, quasi totalmente per mutui immobiliari a lungo termine.
Il patrimonio netto consolidato è pari a 15,31 milioni di euro contro i 15,33 del 31 dicembre 2013.
Il bilancio della capogruppo chiude con un risultato di esercizio che evidenzia un utile ante imposte pari a 0,42 milioni di euro e di 0,37 milioni dopo le imposte.
Evoluzione prevedibile della gestione
Nonostante il contesto macro-economico continui a essere caratterizzato da una notevole volatilità ed incertezza, le previsioni per l'evoluzione della gestione del Gruppo sono rivolte verso un andamento positivo, in considerazione della stabilità dei rendimenti relativi agli investimenti immobiliari effettuati e delle attività ad essi correlate da parte della capogruppo e soprattutto dalle attese per gli sviluppi delle operazioni immobiliari della controllate Diana Bis e commerciali della Feudi del Pisciotto, dove si segnala un significativo incremento dei ricavi di vendita dei vini, in particolare grazie ad una domanda in forte crescita per il canale export.
(Simone Ferradini)