Cantone, la corruzione e' male sistemico e strumento delle mafie
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Cantone, la corruzione e' male sistemico e strumento delle mafie

Cantone, la corruzione e' male sistemico e strumento delle mafie

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(AGI) - Roma, 2 lug. - La corruzione e' diventata un "fenomenosistemico" ed "e' cambiata nella sua struttura, facendo capo adorganizzazioni, in qualche caso di tipo mafioso". Lo hasottolineato il presidente dell'Autorita' NazionaleAnticorruzione, Raffaele Cantone, presentando la relazioneannuale al Parlamento nella Sala della Regina di Montecitorio."Le indagini dell'ultimo periodo della magistratura, che varingraziata per il grande impegno quotidianamente profuso - haaffermato Cantone -, hanno evidenziato come la corruzione siadivenuto un fenomeno sistemico, che alberga soprattutto negliappalti pubblici, ma di cui non sono scevri altri settori edambiti dell'amministrazione, non solo quelli per certi versi'scontati' delle concessioni ed autorizzazioni, ma anche altri'inattesi', quali quelli delle attivita' cosiddette socialiaffidate al terzo settore". "La corruzione e', inoltre - harilevato Cantone - cambiata nella sua struttura; essa e' semprepiu' raramente caratterizzata dal rapporto bilaterale fra chida' e chi riceve ma fa capo e promana da organizzazioni, inqualche caso di tipo mafioso, nel cui ambito si ritrovano, coninteressi comuni, pubblici funzionari, imprenditori efaccendieri; un 'sistema gelatinoso' in cui si fa persinofatica a dire chi e' il corrotto e chi il corruttore. Lacorruzione e' purtroppo un fenomeno diffuso e questo non tantoe non solo perche' lo attestano classifiche internazionali,soprattutto sulla percezione della stessa da parte deicittadini (classifiche che non sempre andrebbero prese come orocolato), o perche' avrebbe un impatto sull'economia esplicitatoda cifre tanto mirabolanti quanto di incerta provenienza (ifamosi sessanta miliardi di cui nessuno rivendica lapaternita'), quanto perche' e' proprio l'esperienza quotidianaed empirica che purtroppo lo dimostra. Infine, la corruzione e'stata un fenomeno per troppo tempo sottovalutato; persino inrelazioni di organismi pubblici di pochi anni fa si contestavala sua esistenza e la si attribuiva, come spesso accade, amedia capziosi e tendenziosi. Oggi, la sottovalutazione e'almeno in parte superata e si e' consapevoli che i danni cheessa arreca non si fermano al singolo appalto o al singolo attoo comportamento ma hanno effetti sociali ampi, minano lafiducia dei cittadini nelle istituzioni, alterano il giocodemocratico, distorcono la concorrenza, allontanano gliinvestimenti e finiscono persino per essere causa della fugadei cervelli". (AGI).
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