La bufala - quand'è carina - tira in pubblicità: è questo il risultato di una sapiente campagna lanciata da Burger King in Spagna. Come? Con una finta offerta di lavoro per la consegna dei panini a domicilio. Requisiti per il posto? Patente A e B (da minimo tre anni), licenza di scuola superiore, conoscenze di "letteratura, matematica, storia, geografia, politica, sport, al pari di altre materie di cultura generale" (previo superamento di una prova, è ovvio).
Basta? Macché: per consegnare whopper e chili bites si ritengono altresì necessarie capacità ludiche come "l'abilità nei videogiochi". Inoltre "si valuteranno attitudini musicali e di canto". A pie' dell'offerta, l'indirizzo mail. E sull'intestazione il marchio Burger King, tante volte si paventasse una burla. Ma a dire il vero hanno sospettato in pochi. I più, moltissimi, si sono sfogati sui social con ironia o con amarezza, stupore o indignazione.
"Ma che è, la Nasa?"
Qualche commento in rete? Ecco qui:
"La metà dei nostri politici non sarebbe all'altezza di lavorare al Burger King".
"Non sapevo che si potesse cantare o giocare ai videogiochi mentre guidi. Quel che so è che potrebbero cominciare a pagare salari dignitosi".
"Quest'annuncio è per lavorare a Burger King o per fare l'animatore socioculturale alla Nasa?".
L'offerta, pubblicata sul quotidiano gratuito '20 minutos', è stata condivisa anche sulla pagina Facebook in spagnolo del colosso statunitense della ristorazione veloce e in breve è diventata primo trending topic su Twitter in Spagna, inducendo anche un parlamentare, il deputato di Podemos Iñigo Errejón, a una dichiarazione critica.
Obiettivo raggiunto: la responsabile marketing di Burger King Iberia, Bianca Shen, ha dichiarato a 'Verne' che "si tratta di un annuncio, non di un'offerta di lavoro. Fa parte di una campagna pubblicitaria", ammettendo che il polverone suscitato "era quanto speravamo. Siamo soddisfatti. Grazie a quest'annuncio siamo trending topic". L'azienda non teme che ci saranno ripercussioni negative: sbollito lo sbigottimento gli utenti possono farsi una risata. Perché in effetti, ad avere dieci decimi di vista e prestando inusitata attenzione, un minuscolo rigo in calce al "bando" avverte che è parte della campagna "Play for the Whopper". (Ma anche così, vai un po' a capire).
Già l'anno scorso a fine dicembre Burger King Iberia ne aveva inventata una, annunciando in un comunicato stampa che avrebbe ispanizzato il brand con l'aggiunta di una 'u': Burguer King.
Molti organi d'informazione abboccarono. Occorse anche in quel caso intervenire dopo per chiarire: è stato un gioco.