Bio-on S.p.A. leader nelle tecnologie per la chimica eco-sostenibile e Pizzoli S.p.A., la più importante azienda italiana nel comparto delle patate, collaboreranno insieme per realizzare il primo impianto in Italia destinato alla produzione di bioplastiche PHAs a partire dagli scarti della lavorazione agro-industriale delle patate. La collaborazione, firmata dalle due aziende, nasce dalla ricerca dei laboratori di Bio-on e dall'esperienza di Pizzoli nella trasformazione delle patate e punta alla realizzazione di un impianto produttivo da 2.000 tonn/anno di PHAs, espandibile in futuro, a 4.000 tonn/anno. I PHAs o poli-idrossi-alcanoati sono bioplastiche che possono sostituire numerose plastiche tradizionali, oggi ottenute con processi petrolchimici utilizzando idrocarburi. I PHAs garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche col vantaggio di essere completamente biodegradabili in modo naturale. "È un grande passo in avanti nel mondo delle bio plastiche – spiega Marco Astorri, Presidente di Bio-on S.p.A. – perché dimostra come sia possibile trasformare uno scarto in materia prima, coniugando concetti come biodegradabilità ed eco-sostenibilità con materiali plastici tecnicamente evoluti. È una collaborazione che rappresenta un importante fattore di successo per l'affermazione del PHA nel mercato delle plastiche di ultima generazione." "Il percorso intrapreso – dice Nicola Pizzoli, Presidente di Pizzoli S.p.A. – si inserisce in un progetto industriale innovativo che intende migliorare e ottimizzare la tecnologia della lavorazione delle patate, trasformando i sottoprodotti e gli scarti in prodotti innovativi che rappresenteranno le plastiche di nuova generazione". Dopo una prima fase di studio per ottimizzare l'integrazione con le strutture esistenti e per verificarne la compatibilità economica, il progetto sarà completato in circa due anni. I nuovi impianti entreranno in produzione a partire dal 2017. "Inizieremo con un investimento di 220 mila € per lo studio di fattibilità – spiega Pizzoli – ma la vera sfida sarà poter creare con gli investimenti futuri una realtà industriale integrata, al servizio del settore alimentare e a zero impatto ambientale". "La collaborazione tra Bio-on e Pizzoli aggiunge un nuovo "ingrediente" alla costruzione della chimica verde italiana – dice Astorri – e consente, inoltre, di ampliare il numero di materie prime da cui i PHAs possono essere prodotti con la tecnologia Bio-on. Già oggi la nostra bio plastica può essere prodotta dagli scarti di produzione della barbabietola e canna da zucchero".