Atac: azienda, "nulla da nascondere, e' campagna diffamatoria"
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Atac: azienda, "nulla da nascondere, e' campagna diffamatoria"

Atac: azienda, "nulla da nascondere, e' campagna diffamatoria"

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(AGI) - Roma, 17 ott. - "Anche oggi le cronache locali enazionali della stampa riportano in maniera distorta esostanzialmente diffamatoria la vicenda relativa ai chiarimentirichiesti da Anac ad Atac in relazione alla gestione dei propriacquisti. Tali cronache, artatamente alimentate, ledonol'immagine dell'azienda ed alimentano un clima esasperato fuorie dentro Atac". Comincia cosi' la nota in cui l'Atac lamentacome siano "molti quelli che volontariamente o per insipienza,confondono affidamenti diretti con procedure negoziate,mostrando di ignorare persino la differenza fra le duefattispecie, e con cio' contribuendo a generare la percezionedi un malaffare strisciante nella gestione dell'azienda. Anchele numerose comunicazioni che Atac ha diffuso in questi giorniper rendere pubblici con trasparenza, citando atti, i propricomportamenti vengono distorte mettendole a confronto, confonti anonime e disinformate". L'azienda "conferma ancora un volta la piena disponibilita'a collaborare, con la massima considerazione per il ruolo chesvolgono, con le istituzioni chiamate a far chiarezza suicomportamenti dell'azienda". La richiesta di chiarimento "mossada Anac e' ritenuta da Atac un atto dovuto proprio per il ruoloe il peso che Atac ha sia a livello romano sia nazionale: Atacnon ha nulla da nascondere". L'azienda sottolinea, inoltre,"che negli ultimi due anni l'attuale management ha volutoimprimere un senso di forte discontinuita' con le precedentigestioni, fatti che si rilevano anche nei dati presentatidall'Anac, anche nell'ottica del perseguimento degli obiettividi riduzione dei costi operativi assunti nel PianoIndustriale". Atac ha "chiaramente e ripetutamente riferito il propriooperato all'azionista, precisando che l'azienda effettua ognianno circa 2.500 procedure di gara, oltre il 95% delle quali online, attraverso il ricorso alla piattaforma acquisti, che e'regolarmente prevista dalla legge, con conseguente completatracciabilita' dei processi in ogni fase". "Tale piattaforma - ricorda ancora l'azienda - oltre adessere pienamente coerente con le norme, assicura un altolivello di trasparenza ed economicita', contando su un albofornitori continuamente aggiornato anche con bando pubblico,proprio per allargare la platea dei fornitori e quindiincoraggiando la concorrenza a scapito di situazioni dipotenziali cartelli oligopolistici". Per l'Atac, "la dimostrazione della bonta' di tale strategia e' neirisultati ottenuti, anche questi condivisi con Roma capitale.Tra luglio 2013 e agosto 2015 sono state pubblicatecomplessivamente 5.327 gare per un valore pari a euro536.042.000, con aggiudicazione ad un ribasso medio di circa il26%. Atac conferma che dai primi riscontri sulle tabelle emergeche il dato medio degli affidamenti diretti e' minore dell'1%". Peraltro, "anche la notizia che Atac abbia affidato senzagara la stragrande maggioranza del valore dei propri appalti e'palesemente falsa. In particolare, dal 2013 in poi, grazie alnotevole sforzo di riorganizzazione interna, la percentuale delvalore delle gare effettuate con bando pubblico e' cresciutavisibilmente rispetto a quella con gare tramite albo fornitori,arrivando quasi al 90%". In conclusione, Atac "diffida tutti coloro che per i motivipiu' svariati intendano proseguire tale campagna diffamatoria.Una volta che gli organi istituzionali avranno svolto i loroaccertamenti e li avranno conclusi, infatti, l'azienda,fiduciosa nella regolarita' dei comportamenti sinora adottati,perseguira' in tutte le sedi coloro che si sono resiresponsabili di queste iniziative che, oltre all'immagineaziendale, ha infangato il lavoro e l'onorabilita' di migliaiadi persone". (AGI).
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