Adrovandi: la madre "ci vuole coraggio a parlare con istituzioni"
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Adrovandi: la madre "ci vuole coraggio a parlare con istituzioni"

Adrovandi: la madre "ci vuole coraggio a parlare con istituzioni"

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(AGI) - Ferrara, 24 set. - "Mai avrei pensato che mi sareitrovata, nel giorno dell'anniversario della morte di miofiglio, a parlare con dei poliziotti: pero' questa adesso pensosia l'unica strada, l'unico modo sia quello.... ". PatriziaMoretti, la mamma di Federico Aldrovandi, morto 10 anni fadurante un fermo di Polizia, si riferisce al dibattito promossodalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozionedei diritti umani del Senato della Repubblica che venerdi'sera, a Ferrara, aprira' la due giorni di eventi in occasionedel decennale della scomparsa del figlio. "Le persone che hannoucciso mio figlio sono ancora in servizio - ricorda la Moretti- pero' c'e' qualcuno che le cose forse le vuole cambiare.Credo che la possibilita' di cambiamento sia solo dall'internodelle istituzioni- aggiunge - per cui e' particolarmenteimportate l'incontro di venerdi' sera". Dieci anni dopo lascomparsa di Federico, il dolore e' sempre piu' grande. "Nonc'e' soluzione a questo - annuisce quasi con un soffio PatriziaMoretti, sempre in prima linea nel chiedere verita' e giustiziaper la morte di Federico, morte per la quale sono staticondannati quattro agenti di polizia. "Non pensavo pero' civolesse del coraggio per rapportarsi con le istituzioni...Pensavo fosse una cosa semplice, che non lo e'....". "Per comesi sono comportate con noi- aggiunge quasi a scusarsi - malissimo". "Questo coraggio serve perche' l'istituzione in se' e'qualcosa di astratto- spiega - in realta' ti devi rapportarecon delle persone e ne trovi di corrette, oneste e bravissime,altre no...". Ora sa che questo cambiamento deve avveniredall'interno: difficile trovare le parole per fare un bilanciodi questi anni. "La strada e' ancora lunga - si limita a direPatrizia Moretti - E' domani l'occasione per rendere pubblichequeste riflessioni, non credo ora di poter aggiungere tanto,perche' a me costa davvero tanto approfondire, ogni voltaparlare di Federico. Tengo le forze per quella fase che e'necessaria, ne parlero' venerdi' e sabato". Poi si rianimapensando alla musica che caratterizzera' l'evento del ricordo."Il giorno dopo c'e' il concerto - racconta - al qualepartecipano molti gruppi che hanno veramente insistito, chiestoloro di esserci, di partecipare. Li ringrazio tantissimo:purtroppo abbiamo dovuto dire no a tanti gruppi, a tantimusicisti che ci chiedevano di partecipare, perche' il temponon era proprio sufficiente. Sara' un evento molto bello, cisara' anche un'assemblea con delle letture: un bel ricordo conle cose che piacevano a Federico". E poi quasi in un soffio:"Lo ha visto il manifesto? Lo guardi sull'evento: Federico vivenel ricordo delle persone". (AGI)
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