Terremoto e castigo, Radio Maria sospende padre Cavalcoli
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Terremoto e castigo, Radio Maria sospende padre Cavalcoli
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"Tale posizione non è in linea con l'annuncio della misericordia che è l'essenza del cristianesimo e dell'azione pastorale di Papa Francesco", ha chiarito nella nota l'emittente radiofonica poche ore dopo la ferma condanna del Vaticano che prendendo le distanze da quanto detto dallo speaker aveva definito "deplorevoli" le affermazioni mandate in onda. L'emittente diretta da don Livio Fanzaga, inoltre, "si scusa se tali espressioni possono aver offeso la sensibilità dei fratelli terremotati ed esprime loro piena solidarietà e vicinanza nella preghiera. Radio Maria assicura, come già in passato, i collegamenti di preghiera con le zone terremotate per far sentire loro la vicinanza di tutta la Chiesa".

Anche la Cei è intervenuta a bacchettare l'emittente, peraltro indipendente dal Vaticano: "è un giudizio di un paganesimo senza limiti", ha commentato monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale italiana.

IL TEOLOGO INSISTE IN INTERVISTA CON RADIO CAPITAL

"La Bibbia dice che siamo tutti peccatori e allora, cadiamo sotto i castighi divini", ha rincarato a Radio Capital padre Calvacoli. "La morte è conseguenza del peccato, il terremoto è una conseguenza - aggiunge - La Bibbia dice che la morte è conseguenza del peccato, gli omosessuali, sono i più colpevoli perché il loro, è un peccato contro natura". Più semplicemente, padre Cavalcoli spiega che "il delitto merita la punizione, tutto qui - dice - solo che il Papa insiste molto sulla misericordia.... ".

Secondo il teologo poi, "è in atto una manovra della massoneria contro Radio Maria. In ogni caso - tranquillizza - non bisogna impressionarsi perché Cristo ha trasformato il castigo in redenzione, il segreto è quello lì, capito?".

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