CdV. - Papa Francesco ha rinnovato oggi il suo appello "per la liberazione di tutte le persone sequestrate in zone di conflitto armato". "In particolare - ha poi scandito - desidero ricordare il sacerdote salesiano Tom Uzhunnalil, rapito ad Aden nello Yemen il 4 marzo scorso". Il religioso fu prelevato nella casa delle Suuore di Madre Teresa da terroristi che uccisero 16 persone, tra le quali quattro missionarie della Carita'. Dal 4 marzo scorso dunque il salesiano indiano Tom Uzhunnalil e' sotto la custodia del gruppo armato jihadista, con ogni probabilita' legato all'Isis. L'arcivescovo di Bangalore, monsignor Bernard Moras e la Conferenza Episcopale dell'India hanno espresso profonda preoccupazione e angoscia della Chiesa cattolica in India per la sorte di padre Tom del quale si ignora dove si trovi.
Il Governo dell'India e' convinto che il salesiano sia vivo e sta adottando tutti i mezzi possibili per una sua liberazione, rapida e sicura. Il Ministro - riferisce una nota di monsignor Joseph Chinnayyan, vice-segretario generale della Cbci - ha anche reso noto che i dettagli dei negoziati e gli aspetti tecnici non possono essere divulgati, poiche' metterebbero in pericolo lo stesso processo di rilascio". L'appello di oggi di Francesco riguarda anche il gesuita padre Paolo Dall'Oglio, scomparso in Siria nel 2013 mentre cercava di mediare a Raqqa per la liberazione di un gruppo di ostaggi. Il 25 luglio 2015 Bergoglio chiese pubblicamente la liberazione del religioso, in occasione del secondo anniversario della scomparsa, come pure dei vescovi ortodossi e delle altre persone sequestrate nelle zone di conflitto. Per questo Francesco auspico' in quell'occasione "il rinnovato impegno delle autorita' locali e internazionali" affinche' venisse presto restituita la liberta' "a questi nostri fratelli". Nelle mani dei rapitori in Siria si trovano anche due vescovi ortodossi. (AGI)