Roma - "In 20 anni di Porta a Porta Vespa non si e' mai occupato del delitto Mattarella e non ha mai invitato in studio il fratello, oggi presidente della Repubblica. Adesso invita il figlio del carnefice. E' questo il nuovo servizio pubblico?". A chiederselo e' il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in un'intervista a 'IlGiornale.it' sulla presenza del figlio di Toto' Riina a 'Porta a Porta'. Anzaldi, palermitano, ricorda nell'intervista che quel 6 gennaio 1980 era li', quando Piersanti Mattarella, allora presidente della Regione Sicilia, fu ucciso a soli trenta metri di distanza da casa sua: "Era il giorno dell'Epifania e io tornavo con la mia famiglia dal pranzo fatto da mia zia quando trovammo la polizia ovunque". (AGI)