Un gruppo di ricerca dell'Università di Verona ha individuato dei geni coinvolti nella progressione del melanoma: la scoperta, oggetto di una pubblicazione sulla rivista 'Oncotarget', promette di aprire nuovi orizzonti a una terapia per migliorare la prognosi nel melanoma. A coordinare il gruppo di lavoro Maria Teresa Valenti, biologa del dipartimento di Medicina, che ha operato in collaborazione con Daniela Cecconi del dipartimento di Biotecnologie, Luca Dalle Carbonare del dipartimento di Medicina, Monica Mottes e Giovanni Malerba docenti del dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento e con altri collaboratori dell'Università di Verona. I ricercatori hanno individuato alcune molecole la cui alterazione contribuisce alla trasformazione tumorale che porta al melanoma. In particolare i geni Nmp1, Ptgs3, Park7, sono i responsabili della neoplasia, aumentano la capacità di migrazione cellulare e di invadere i tessuti mentre la proteina Ssbp1, che ha un ruolo protettivo per il gene Tp53, oncosoppressore del melanoma, risulta essere meno espressa nelle cellule tumorali.