Preparava un attentato con un camion, si informava sugli attacchi con il coltello e reclutava lupi solitari: Elmahdi Halili, il 23enne italiano di origini marocchine arrestato in provincia di Torino, era pronto a mettere in atto un'azione terroristica. "Halili stava studiando come preparare il camion per compiere un attentato, siamo intervenuti in tempo", ha spiegato il questore di Torino, Francesco Messina, in una conferenza stampa. "Si informava sull'utilizzo del coltello", ha aggiunto, "dove e in che modo colpire. Era il momento di intervenire, non potevamo permetterci in questo periodo storico di aspettare che individuasse l'obiettivo da colpire".
Halili grazie all'utilizzo dei social network era riuscito ad attrarre nella sua sfera di influenza altri internauti, in particolare italiani convertiti all'Islam e giovani immigrati di seconda generazione". Inoltre acquisiva sul web materiale jihadista in lingua araba o inglese: testi poi da lui meticolosamente tradotti e rielaborati in italiano per utilizzarli nell'attività apologetica e di proselitismo in favore della jihad. Negli ultimi tempi i suoi interessi si erano in particolare focalizzati sulla rivista online "Rumiyah", contenente le istruzioni operative per i guerriglieri del Califfato in Occidente su come effettuare attacchi terroristici utilizzando autocarri o autoveicoli ovvero coltelli.