Non è uno scherzo di cattivo gusto ma c'è l'eventualità che sia il primo aprile, quest'anno peraltro festività di Pasqua, il giorno in cui la stazione spaziale cinese Tiangong 1 rientri nell'atmosfera e si disintegri, con frammenti in caduta anche sull'Italia. In una fascia di territorio interessata che va dall'Emilia Romagna al sud del Paese. La fascia oraria quella delle 10,25 (ora di Greenwich).
Con un tempo di previsione di impatto dall'avvistamento radar intorno ai 40 minuti. Le probabilità che ciò avvenga sono in realtà molto scarse, appena lo 0,2%, ma al dipartimento nazionale della Protezione civile è stato tutto attivato e si è pronti ad ogni evenienza. Un tavolo tecnico con Asi, ministero della Difesa e tutte le strutture deputate alla gestione è in condizione di immediata riunione operativa. E, come ha spiegato il capo dipartimento, Angelo Borrelli, si sta attivando un sistema di allertamento il più rapido possibile attraverso segnalazioni mirate agli organi di informazione. Per l'Italia questa sarebbe una procedura decisamente nuova.