I tre obiettivi dell'attacco occidentale compiuto la scorsa notte in Siria sono stati tutti centrati. Lo ha detto il generale Usa, Kenneth McKenzie, nel corso di un briefing al Pentagono. Si trattava, ha spiegato, di infrastrutture di ricerca, produzione e stoccaggio."E' stata un’operazione precisa e senza difetti", ha aggiunto McKenzie. Sul primo obiettivo, nell'area di Damasco, sono stati scagliati 76 missili Cruise, che hanno distrutto l'obiettivo, insieme ad altri tre edifici; sul secondo obiettivo, a Homs, sono finiti 8 missili americani e altri francesi e britannici. Altrettanti ne sono piovuti sul terzo, ancora a Homs. Il generale Usa ha spiegato che "sono state colpite al cuore le strutture" di produzione e stoccaggio delle armi chimiche siriane ma non ha escluso che "ci possano essere altri siti di produzione: il sistema di armi chimiche siriano è più grande di quello bombardato, continuiamo a monitorarlo. Sicuramente - ha aggiunto - abbiamo inferto un duro colpo”. McKenzie ha inoltre tenuto a sottolineare che “la difesa siriana non ha intercettato nessuno tra i missili lanciati da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna la notte scorsa. La Siria ha lanciato 40 missili, ma erano ‘senza guida’ e non hanno colpito alcun obiettivo. I nostri aerei - ha concluso - sono rientrati tutti alla base.