Riabilitazione definitiva per il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: la Procura generale di Milano ha deciso di non opporsi al provvedimento con cui il Tribunale della sorveglianza aveva riabilitato Silvio Berlusconi. Decisione che, quindi, a questo punto diventa definitiva.
La Procura Generale aveva quindici giorni di tempo a partire da venerdì scorso, quando è stato depositato il provvedimento, per opporsi alla riabilitazione di Silvio Berlusconi con un ricorso al Tribunale della Sorveglianza che avrebbe poi deciso se investire o meno della questione la Corte di Cassazione. Nei giorni scorsi, alcuni pg avevano manifestato un'informale perplessità sulla decisione di riabilitare l'ex premier nonostante i carichi penali pendenti a suo carico. Ma alla fine la parola definitiva l'ha messa il procuratore generale Roberto Alfonso che ha optato per la non opposizione. I giudici della Sorveglianza avevano sostenuto che i procedimenti penali ancora pendenti, in particolare l'inchiesta 'Ruby ter', "non escludono di per sé la sussistenza della regolarità della condotta". La riabilitazione, che era comunque già esecutiva nei suoi effetti a prescindere da un eventuale ricorso, cancella tutti gli effetti della condanna che Berlusconi aveva subito nel processo sulla compravendita dei diritti televisivi, compresa l'incandidabilità prevista dalla legge Severino.