Il leader di Campo Progressista, Giuliano Pisapia, ha lanciato un appello all'unità del centrosinistra ma ha avvertito il Pd che non si possono imbarcare pezzi di centrodestra e che servono "segnali forti di discontinuità" fin dalla manovra. "Non vogliamo un'altra Sicilia, non possiamo non fare di tutto per unire, nella discontinuità, il centrosinistra", ha detto l'ex sindaco di Milano, aprendo a Roma i lavori di "Diversa, una proposta per l'Italia", "qualcuno dice che è una missione impossibile? No, sino all'ultimo giorno, dobbiamo provare". "Non basta distruggere, bisogna costruire: non è tattica", ha sottolineato, "è buona politica". "Ius soli e biotestamento sono due nostri obiettivi", ha aggiunto. Al Partito Democratico "voglio dire che l'idea dell'autosufficienza rischia di essere un suicidio politico", ha avvertito Pisapia, "i nostri avversari sono le destre populiste e non possiamo regalare il Paese a chi l'ha distrutto più volte". "Diciamo no alla ridotta minoritaria che fa testimonianza ma non cambia il Paese".