L'amministrazione Trump, dopo aver aperto alle estrazioni petrolifere in Artico, ha deciso ora di aprire il 90% delle aree costiere Usa alle prospezioni del greggio, in zone come le acque della Florida e della California per la prima volta da decenni, e revocando un'ulteriore decisione del suo detestato predecessore, l'ex presidente democratico Barack Obama, di cui sta tentando di cancellare l'eredita.
Secondo quanto scrive il Wall Street Journal il ministro dell'Interno (che negli Usa si occupa di risoerse naturali) Ryan Zinke ha annunciato che il suo dipartimento sta pensando di aumentare il numero delle concessioni petrolifere a partire dal 2019 fino al 90% delle acque costiere. Obama aveva lasciato solo il 6% delle stesse zone aperte alle prospezioni petrolifere: "Diventeremo la più grande potenza energetica" ha dichiarato Zinke aggiungendo che "abbiamo gli asset per farlo".