Ventitrè richieste di rinvio a giudizio e una condanna a 3 anni in abbreviato per un collaboratore del 'ras' delle cooperative Salvatore Buzzi: sono queste le richieste avanzate dal pm Luca Tescaroli nel procedimento, al vaglio del gup Monica Ciancio, che vede coinvolti funzionari, imprenditori ed esponenti politici trascinati per i loro rapporti con Buzzi nel terzo filone di indagine sul Mondo di Mezzo. Si tratta in buona parte di imputati già giudicati nel processo principale, quello che si è chiuso il 20 luglio scorso, anche se non mancano i nomi nuovi, come quello di Francesco D'Ausilio, ex capogruppo Pd in Campidoglio, e del suo capo segreteria Salvatore Calogero Nucera cui la Procura contestano i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e finanziamento illecito: avrebbero "facilitato sul piano politico istituzionale l'aggiudicazione delle procedure negoziate indette dal Dipartimento Tutela Ambiente" spendendosi in "dieci procedure negoziate riservate alle cooperative sociali e riferite a 10 lotti", ottenendo in cambio nel 2014, "la promessa di corresponsione del 5% del valore dei lotti assegnati con le 10 procedure negoziate citate". E poi, avendo posto la loro funzione al servizio "dei soggetti economici riconducibili al gruppo di Buzzi", avrebbero ricevuto almeno 12240 euro, senza la deliberazione dell'organo sociale competente ne' l'iscrizione in bilancio".