Una condanna in abbreviato, venti rinvii a giudizio e tre stralci ad altra Procura per competenza territoriale: è l'esito del terzo filone di indagine sul Mondo di Mezzo conclusosi davanti al gup Monica Ciancio con il coinvolgimento di funzionari, imprenditori ed esponenti politici per i loro rapporti con il 'ras' delle cooperative Salvatore Buzzi. Un anno di reclusione, in continuazione con una precedente condanna a 3 anni, è stato inflitto per un episodio di corruzione a Emilio Gammuto, già collaboratore di Buzzi, senza più l'aggravante di aver agevolato l'associazione di tipo mafioso. Tra i rinviati a giudizio, che saranno processati il 19 settembre davanti all'ottava sezione penale del tribunale, figurano nomi nuovi come quello di Francesco D'Ausilio, ex capogruppo Pd in Campidoglio, e del suo ex capo segreteria Salvatore Calogero Nucera cui la Procura contesta i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e finanziamento illecito: avrebbero "facilitato sul piano politico istituzionale l'aggiudicazione delle procedure negoziate indette dal Dipartimento Tutela Ambiente" spendendosi in "dieci procedure negoziate riservate alle cooperative sociali e riferite a 10 lotti", ottenendo in cambio nel 2014, "la promessa di corresponsione del 5% del valore dei lotti assegnati con le 10 procedure negoziate citate".