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Il bacino di crediti residui non riscossi aggredibili dal Fisco è di circa 450 miliardi rispetto a un magazzino di ruoli ancora da riscuotere di 871 miliardi in cui sono compresi debiti impossibili da recuperare perchè intestati contribuenti deceduti, falliti o nulla tenenti a soggetti che hanno rottamato o fruiscono di sospensioni della riscossione. Dei 448,9 miliardi rimanenti e aggredibili, meno di 84 miliardi sono in realtà recuperabili poichè a causa delle norme a tutela del contribuente, per buona parte le azioni di recupero "sono inibite o limitate". Lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate- Riscossione, Ernesto Maria Ruffini, nel corso dell'audizione in commissione Finanze della Camera.
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