ADV
L'Italia finisce dietro la lavagna per la carenza di formazione professionale. La critica arriva dal presidente della Bce, Mario Draghi, che accomuna il nostro Paese ad altri Stati mediterranei. "La segmentazione del mercato del lavoro e la scarsa formazione professionale - dice il numero uno della banca centrale - sono anche tra i motivi principali del persistente alto livello di disoccupazione giovanile in diversi paesi colpiti gravemente dalla recessione come Grecia, Spagna, Italia e Portogallo". Draghi sottolinea che, da quando è cominciata la ripresa, in Eurozona sono stati creati sei milioni di posti di lavoro. E tuttavia la disoccupazione giovanile è oggi ancora a livelli più elevati rispetto al 2007, quando iniziò la crisi.
ADV
Condividi
ADV