Articolo aggiornato il 28 maggio 2018 (la prima versione è uscita il 12 marzo dello stesso anno).
È stato depositato nella cancelleria del Tribunale di Roma il provvedimento con cui il Giudice per le indagini preliminari ha archiviato, su richiesta della Procura di Roma, il procedimento penale nei confronti del giudice Nicolò Zanon. Lo comunica la Consulta in una nota.
Zanon era stato indagato per il reato di peculato d'uso. I primi accertamenti dei pm hanno riguardato l'auto di servizio del giudice: i magistrati hanno voluto verificare se sia stata usata dalla moglie, l'ex consigliere comunale di Milano in quota Pd Marilisa D'Amico. La donna si sarebbe servita del mezzo quando il marito era fuori per lavoro. Alla notizia dell'indagine, Zanon si è dimesso dalla Consulta. Ma il 7 maggio 2018 il Gip su richiesta della stessa Procura ha disposto l'archiviazione per Zanon e la dottoressa D'Amico. L'ipotesi di reato è così completamente caduta.
Ordinario di diritto costituzionale alla Statale di Milano, Zanon venne nominato giudice costituzionale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell'ottobre 2014.