Dopo essere stato snobbato per anni dall'amministrazione di Barack Obama, il primo ministro ungherese, il sovranista Viktor Orban, sarà ricevuto da Donald Trump alla Casa Bianca il prossimo 13 maggio. "Tutto quello che posso dire e che ci hanno invitati e che abbiamo accettato l'invito", ha risposto Orban incalzato sull'incontro con Trump durante la conferenza stampa con il ministro degli Interni italiano, Matteo Salvini, la scorsa settimana a Budapest.
E se non è un mistero che Trump veda di buon occhio l'affermazione del blocco di Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia) alle elezioni europee del prossimo 26 maggio, l'ambasciatore Usa in Ungheria, il magnate ottantenne David Cornstein ha detto che il sogno di Trump sarebbe proprio una "democrazia illiberale", come Orban definisce quella ungherese. "Conoscendo il presidente da 25 o 30 anni buoni, posso dire che gli piacerebbe avere la situazione che ha Orban, ma non ce l'ha", ha dichiarato Cornstein, magnate dei gioielli e amico di lungo corso di Trump, in un'intervista a The Atlantic.
Trump ha ricevuto il primo ministro della Repubblica Ceca Andrej Babis lo scorso marzo e il premier slovacco Peter Pellegrini questa settimana. Ma con Orban l'affinità è palpabile: dai muri contro i migranti all'avversione per il finanziere americano di origini ungheresi George Soros, nemico numero uno dei sovranisti.
Orban, primo ministro dal 2010, è stato duramente criticato da Obama che lo ha accusato di aver indebolito la democrazia, il ruolo della legge e la libertà di stampa. Quando Cornstein è arrivato a Budapest è stato immediatamente chiaro che il clima era cambiato. Non solo ha pubblicamente elogiato Orban ma ha anche chiuso un occhio sull'estromissione della Central European University, fondata da Soros, additato come un nemico della patria che trama per l'invasione dell'Ungheria da parte dei migranti. Anche secondo Trump, Soros ha finanziato le carovane di migranti che incombono sugli Usa oltre che le donne che hanno accusato di molestie il giudice prescelto per la Corte Suprema, Brett Kavanaugh.
"Riconoscendo i legami di lunga data tra gli Stati Uniti e l'Ungheria, il presidente e il premier discuteranno di come approfondire la cooperazione su una serie di temi tra cui commercio, energia e sicurezza informatica", ha sottolineato la Casa Bianca annunciando la visita di Orban che è stato il primo leader europeo ad appoggiare Trump durante le presidenziali del 2016. Lo scorso aprile Orban ha firmato un accordo di cooperazione con Washington nel settore della difesa e sembra intenzionato a garantire a Washington alcune commesse che potrebbero essere annunciate in occasione del suo incontro con Trump.